ASCOLI - A rendere conflittuali i rapporti fra Ast e sindacati non ci sono solo le questioni delle 140 indennità di funzione e posizione organizzative congelate e il mancato pagamento dei tempi di vestizione (arretrati di cinquemila euro a operatore sanitario per i quali i sindacati Nursind e Nursing hanno invocato un provvedimento disciplinare contro l’ex direttore generale Esposito). A questi si aggiungono anche i mancati pagamenti dei festivi infrasettimanali e delle indennità da rischio radiologico.
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Sono stati infatti notificati all’Ast 22 decreti con i quali il tribunale di Ascoli ha ingiunto di pagare ai dipendenti ricorrenti il compenso per lavoro straordinario. Il credito è vantato dai 22 operatori per aver svolto l’attività lavorativa in occasione delle festività infrasettimanali. La Corte di Cassazione ha chiarito che « … attiene al regime dell’orario che, quanto alla durata esigibile da parte del datore di lavoro, si riduce per tutti i dipendenti, turnisti e non turnisti, nelle settimane in cui ricadono festività. La circostanza che i turnisti, poiché assegnati a servizi da rendere in modo continuativo, siano di norma obbligati a svolgere l’attività anche nelle giornate festive, non fa venire meno il diritto a prestare il lavoro negli stessi limiti orari fissati per gli altri lavoratori e, quindi, a godere del riposo compensativo o a percepire, in alternativa, il compenso per il lavoro straordinario festivo».
Nel frattempo nel blocco operatorio del Mazzoni il rischio radiologico, un’indennità riconosciuta a chi è esposto a radiazioni generate da macchine utilizzate a scopi diagnostici ( che prevede circa cento euro in più in busta paga al mese e quindici giorni di ferie aggiuntive da fruirsi in un’unica soluzione ogni anno), viene riconosciuto a dieci infermieri del blocco operatorio.