Il meglio dei Caraibi e dell’antica regione Maya

Il meglio dei Caraibi e dell’antica regione Maya
di Laura Bolasco
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Mercoledì 16 Agosto 2017, 10:20 - Ultimo aggiornamento: 17 Agosto, 13:48

I Caraibi sono ancora il sogno di tutti i viaggiatori del mondo: l’atmosfera decadente, lo spirito selvaggio e le incantevoli spiagge bianchissime rendono le isole Antille e tutti i paesi continentali bagnati dall’inconfondibile mare cristallino una meta ambita e affascinante. Il turismo è, d’altra parte, la fonte economica primaria di questi luoghi stupendi che sorridono ai cambiamenti politici e soprattutto ai visitatori, li invitano a ballare per le strade scalcinate, e li sorprendono con la semplicità della cultura locale.
 

 

Per conoscere il meglio di Cuba e della costa messicana, innamorarsi del Belize e fare snorkeling a Roatàn, incontaminata isola dell’Honduras, è necessario programmare con minuzia spostamenti e alloggi, o più semplicemente si può scegliere di godersi il viaggio a bordo di una nave. La compagnia Msc Crociere (msccrociere.it) propone ogni settimana viaggi via mare da 8 o 15 giorni con imbarcazioni in partenza da l’Avana o Miami a partire da 500 euro circa (da 1300 euro circa il pacchetto comprensivo di volo dall’Italia) a seconda delle stagioni. Navigando in attesa di raggiungere tappe previste, il tempo trascorre tra lezioni di ballo e di yoga, Spa, palestra, piscina, shopping duty-free, spettacoli a teatro, discoteca e feste a tema: tutto nel bel mezzo del Mar dei Caraibi.  

Cuba è un arcipelago lungo quanto tutta l’Italia, profuma di tabacco e di una storia che, ad ascoltarla raccontata dal suo popolo, non stanca mai. A L’Avana il “Che” è ovunque: sui cartelloni nelle strade che percorrono il paese, sulle bandiere che sventolano fuori dai negozi, dietro i banconi che servono Mojito, tatuato sulle braccia di chi ci crede ancora o forse, sa cosa piace ai turisti. A Plaza de la Revoluciòn però il famoso ritratto di Alberto Korda, scolpito da Enrique Avila sull’attuale edificio del Ministero degli Interni ed accanto a quello di Camilo Cienfuegos, continua a stupire e ad attirare i curiosi, quasi intimiditi dallo sguardo dominante dei due rivoluzionari.

A Plaza de la Catedral, c’è chi vende bambole tradizionali cubane e chi il giornale della città: non si preoccupano di Trump, sono fiduciosi e sereni. Passeggiando tra le stradine è facile incontrare le donne che predicono il futuro, vestite di bianco con il mitico sigaro in bocca. L’affascinante Plaza Vieja, è tappa obbligatoria, come quella a la Bodeguita del Medio per un drink rigorosamente a base di zucchero di canna. Plaza de Armas è la più antica della capitale: la palma real, albero nazionale, adorna il giardino al centro della piazza, un esempio architettonico di arte coloniale che ospita l’unica strada pavimentata in legno rimasta della città.

Le tantissime macchine d’epoca in circolazione sono in perfetto funzionamento (grazie anche ad alcune modifiche al motore) e formano un vero e proprio museo a cielo aperto e un importante patrimonio per tutto il paese. Un giro su una Cadillac o una Chevrolet ha un prezzo, ma lo vale tutto: fatevi portare ad ammirare i colonnati del quartiere Cerro, al Capitolio a contemplare gli antichi edifici colorati o sul Malecòn, il lungomare dal panorama decadente e deteriorato dalla salsedine.

La fabbrica di Rum, in Habana Vieja, risale al 1903 ed è meta di turisti ed estimatori; per gli amanti dei sigari però vale la pena viaggiare fino a Vinales, nella parte orientale di Cuba, per acquistarne una manciata nella campagna dove vengono realizzati, e, se si è fortunati, assistere ad una dimostrazione pratica di lavorazione.

La sera a L’Havana dal 1817 si va a El Floridita per un daiquiri, il preferito di Hemingway, e la notte è la Casa de la Musica de Miramar ad ospitare i live di gruppi originali che fanno ballare cubani e turisti fino a tardi.
 
il Belize è il cuore del territorio un tempo occupato dai Maya. Il tragitto da Belize City Lamanai, sito archeologico a nord del paese, offre uno scenario significativo e regala un assaggio della vita locale. L’intero paese conta in totale la presenza di 6 semafori e solo 4 strade principali, una delle quali porta al confine con il Messico. Questa regione vive di turismo e canna da zucchero, che qui viene aggiunta anche alla Coca Cola in sostituzione dello zucchero normale, alterando il gusto a cui siamo abituati: provare per credere.

Dopo la traversata del fiume New River e relativi avvistamenti, confermati o meno, dei coccodrilli che infestano la laguna, un tragitto a piedi immerso nella foresta pluviale porta finalmente alle rovine Maya. Dal Tempio del Giaguaro e il Tempio delle Maschere, risalenti intorno al IV secolo, si possono ancora sentire le grida delle scimmie urlatrici. I due templi incantano per la loro grandezza e antichità e se con un po’ di coraggio si raggiunge la cima, la vista dall’alto della giunga e del fiume ripagherà degli sforzi fatti.
 
In Honduras esistono 25 tipi di mango. La frutta nasce naturalmente sul ciglio della strada e sono proprio i platani, le mangrovie e le palme a comporre il panorama che si scorge dal porto di Roatàn fino a Fantasy Island, una spiaggia dalla sabbia fina e dorata su cui potersi rilassare.

Lo snorkeling qui è d’obbligo: la barriera corallina è incontaminata e ricchissima. Big French Key è invece il sogno di bambini e non solo. La possibilità di praticare sport acquatici come la canoa e di lanciarsi nel mare limpido da una struttura apposita, rende questa spiaggia privata un paradiso dei Caraibi per tutti gli sportivi.
L’intera isola di Roatàn è stata la tana di pirati più o meno famosi ed oggi è meta di viaggiatori e crocieristi, vero ed unico sostentamento economico del paese.
 
Non solo Cancùn e Playa del Carmen: il Messico è molto altro ancora. La riviera è intrisa di tradizione di un popolo che vive ancora lì, in zone periferiche. All’interno della loro comunità, i Maya si sposano tra loro, parlano nella loro lingua e si vestono degli stessi antichi costumi tradizionali. I colori degli abiti, così come i fiori e alcuni capi, simboleggiano lo status sociale e momenti di vita particolari. Le loro credenze, per esempio la morte intesa come viaggio, stupiscono e affascinano ancora il mondo intero.

Sulla costa, facente parte dello Yucatàn e dello stato messicano di Quintana Roo, c’è l’isola di Cozumel. Per la sua conformità naturale, il territorio si presenta ideale per le escursioni più svariate. Gite in kayak o catamarano per gli amanti del mare, tour in Jeep o Dune Buggy per i più avventurosi.

Se invece sono le suggestive rovine a destare interesse, il famoso sito di Tulum non può essere tralasciato. Quest’area archeologica, costruita intorno al 1200, è all’interno del Parque Nacional e giustifica il nome del luogo. Il nuovo nome Tulum significa “muraglia”: un vero e proprio recinto di pietra intorno a templi e resti antichi tra i cui spicca El Castillo, un tempo punto d’osservazione astrologica. Ma è la sua posizione ad incantare il visitatore. Tramite una lunga scala in legno si accede ad una spiaggia selvaggia e bellissima, imperdibile sfondo alla storia dei Maya.

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