Ai comandi di droni con riflessi fulminei: a Fano la seconda prova di Coppa Italia

Ai comandi di droni con riflessi fulminei: a Fano la seconda prova di Coppa Italia
Ai comandi di droni con riflessi fulminei: a Fano la seconda prova di Coppa Italia
di Osvaldo Scatassi
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Domenica 5 Maggio 2024, 05:05 - Ultimo aggiornamento: 13:34

FANO - Hanno riflessi fulminei, gli stessi che sono richiesti ai comandi di un caccia. La velocità delle reazioni è forse l’aspetto più spettacolare e coinvolgente di una disciplina emergente, le corse con i droni, che però è ancora alla fase pionieristica. Proprio nei giorni scorsi si sono ritrovati a Fano, al campo di volo a Tre Ponti, trenta fra i migliori piloti del movimento dilettantistico tricolore, impegnati nella seconda prova di Coppa Italia, com’è chiamato il campionato nazionale Csi.

La soddisfazione

Un pilota di casa, Luca Bacchiocchi del Drone Racing Fano (Drf), è al secondo posto della classifica generale. Ed è un motivo di grande soddisfazione per Loris Penserini, presidente del Drf e responsabile della commissione tecnica nazionale Csi. «Durante una corsa - afferma Penserini - i droni raggiungono accelerazioni di gravità pari a 8-9 G, come un aereo da caccia. Lo dico per evidenziare una delle tante capacità richieste ai piloti in lizza per la Coppa Italia, una manifestazione che fa crescere il talento e forma i futuri protagonisti del livello professionistico». Hanno gareggiato a Fano piloti provenienti da Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Veneto, Toscana, Trentino, Emilia Romagna, Campania, Liguria, Marche e Sardegna. Le due giornate della seconda prova sono state dominate dalla squadra piemontese dei BlackFrog, che ha conquistato primo e secondo posto con Filippo Sciamanna (al vertice della classifica generale) e Alex Bonazzi. Sul terzo gradino del podio il fanese Bacchiocchi, che nella graduatoria a punti tallona Sciamanna. «Il risultato sportivo - prosegue Penserini - resta un importante incentivo, però mi piace sottolineare anche altri aspetti della Coppa Italia.

I piloti costituiscono una bella comunità affiatata e coesa, che si tiene in contatto attraverso i social».

La tecnologia

Le corse con i droni sono infatti un artigianale laboratorio di ricerca. Ognuno si impegna per rendere più competitivo il proprio velivolo e studia soluzioni che, una volta realizzate, consentano un salto qualitativo nelle prestazioni di gara. «I piloti - argomenta Penserini - acquisiscono competenze di carattere tecnologico, che con facilità possono essere spese nel mondo del lavoro. Tale aspetto dell’attività sportiva è molto vicino ai progetti scolastici che puntano ad affinare le competenze degli studenti negli aspetti scientifici, della tecnologia, dell’elettronica e della meccatronica.

«Non a caso - conclude Penserini - il nostro movimento sportivo ha impostato, fin dall’inizio, rapporti stretti con il mondo scolastico e universitario. A proposito di Università, si è consolidato il rapporto con la Politecnica di Ancona, avviato a suo tempo da progetti come Marche Drone Week. I dipartimenti di ingegneria e informatica, in particolare, credono molto nell’attività sportiva con i droni, come strumento per avvicinare i giovani». L’associazione Drone Racing Fano conta un centinaio di iscritti, ma i piloti più attivi sono una ventina. Per gli allenamenti si ritrovano al campo di volo a Tre Ponti il sabato e la domenica, condizioni meteo e impegni vari permettendo.

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