MACERATA Il gruppo consiliare della Lega, guidato da Aldo Alessandrini, ha annunciato l’altroieri sera, nel corso della riunione dei partiti della maggioranza, la volontà di non votare la delibera che va a modificare lo statuto dell’associazione Sferisterio. E’ durata una settimana la tregua dopo l’allarme fatto risuonare dal primo cittadino Sandro Parcaroli che aveva annunciato le dimissioni nel caso non fosse passata la delibera di modifica dello statuto della biblioteca comunale Mozzi Borgetti.
La presentazione
In quella occasione il capogruppo della Lega Aldo Alessandrini, che aveva annunciato la presentazione di un emendamento tendente a cancellare la previsione di una gestione aperta alle cooperative, aveva obbedito agli ordini evitando manifestazioni ostili in aula.
Non solo non c’è nessuno, ma si nota una “Lega al contrario”, quasi come il mondo del generale Vannacci. Da capire quale sia il fine di questa improvvisa alzata di scudi del gruppo della Lega che in maggioranza ha una quota societaria (sindaco, assessori, presidente del Consiglio) non più rappresentativa dei reali rapporti di forza visto che dal 2020 ad oggi la Lega ha perso gran parte dei consensi e ha visto anche due consiglieri passare a Fratelli d’Italia dopo una breve sosta ai box del gruppo autonomo.
C’è chi adombra un messaggio inviato dalla Lega Macerata al suo sindaco e all’assessora alla cultura Katiuscia Cassetta: possibile dunque un regolamento di conti tutto consiliare, ma possibile anche che il gruppo abbia raccolto indicazioni esterne in chiave regionale. L’appuntamento è per domani in Consiglio comunale per vedere quale sarà la posizione della Lega, ammesso che ci sia il numero legale. C’è in effetti il dubbio che si cerchi di guadagnare tempo e la prima mossa che viene in mente è appunto quella di far saltare il Consiglio, cosa peraltro già accaduta nelle settimane scorse ad un’ora dall’apertura dell’assise cittadina.
Manovre politiche di difficile comprensione stante il fatto che il tutto nasce tra le quiete stanze della maggioranza di centrodestra che, nonostante gli ampi margini numerici di cui dispone rispetto all’opposizione, riesce ad entrare in fibrillazione da sola e perfino all’interno dello stesso partito del primo cittadino Sandro Parcaroli. Appuntamento dunque a domani e chissà che qualcuno non ne approfitti per fare un ponte lungo.