ANCONA - L’opera infrastrutturale ferroviaria Pm228-Castelplanio, nel progetto per il raddoppio della Orte-Falconara, al centro del dibattito pubblico svoltosi ieri in diretta Facebook. Oltre alla presentazione dell’imponente intervento, particolare attenzione è stata posta sui temi più strettamente di interesse territoriale tra cui i tempi di realizzazione e la ricaduta in termini di occupazione ed economica.
Il focus principale dell’ultima giornata di dibattito pubblico il lotto numero due: Genga-Serra San Quirico, il primo a partire nella road map dei lavori entro il primo semestre del 2023 con conclusione prevista entro luglio 2026. L’8 giugno si arriverà alla relazione finale a cui seguirà poi la conferenza dei servizi. A fronte di una condivisione da parte di tutti gli intervenuti sull’utilità dell’opera, non sono mancate le preoccupazioni rispetto al timing di realizzazione: 2026 per il lotto 2 (Genga-Serra San Quirico), 2032 per il lotto 3 (Serra San Quirico-Castelplanio) e 2035 per il lotto 1 (Pm228-Genga). «Senza dubbio un investimento per il futuro dello sviluppo della regione - ha commentato il presidente della Camera di Commercio delle Marche, Gino Sabbatini - ma non nego alcune perplessità sulle tempistiche». Sulla stessa lunghezza d’onda il segretario generale Confartigianato Ancona Pesaro e Urbino, Marco Pierpaoli, secondo cui «in un contesto competitivo e globalizzato come quello attuale, rischiamo di rimanere un passo indietro rispetto all’accelerazione del resto delle imprese».
Timore a cui Marco Marchese, direttore investimenti area centro Rfi, ha risposto assicurando che «i finanziamenti ci sono tutti, ma provenendo dal Pnrr dobbiamo rispettare gli step previsti».