Norvegia, tra fiordi e vita notturna: tutte le emozioni in un solo tour

Il fiordo di Nærøyfjord (Foto di Andrea Andrei)
Il fiordo di Nærøyfjord (Foto di Andrea Andrei)
di Andrea Andrei
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Giovedì 20 Ottobre 2016, 18:01 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 08:18

C'è un'espressione in italiano straordinariamente efficace. È "riempirsi gli occhi". Di per sé vuol dire poco e niente, ma non ci si rende conto di quanto sia azzeccata finché non ci si trova a usarla spontaneamente, quasi senza accorgersene. E questa è solo una delle possibili scoperte che si possono compiere viaggiando in Norvegia. Perché i panorami, la luce e l'aria che si respira mentre si attraversa un fiordo o si risale una delle tante montagne che caratterizzano il paesaggio norvegese è tale da sorprendere chilometro dopo chilometro, a ogni curva, in ogni stradina e in ogni ora del giorno.

Norway in a nutshell. Ebbene, riempirsi gli occhi è semplice. È vero, la Norvegia è senza dubbio uno dei posti preferiti dagli alpinisti, vista la grande varietà di escursioni e scalate (dalle più accessibili fino alla più ardita e spettacolare, il Trolltunga), ma davvero tutti possono godere delle sue meraviglie in maniera agevole. Per farlo, la parola magica è "Norway in a nutshell", letteralmente "Norvegia in un guscio di noce": si tratta di un tour, diventato ormai celebre, pensato per concentrare in poche ore alcune delle più belle esperienze che è possibile vivere nel sud del Paese scandinavo. Una sorta di "Bignami" della terra dei troll. Il tour (che è possibile programmare e modificare a piacimento sul sito https://www.fjordtours.com/) parte da Voss, da dove si prende un autobus che attraverso la valle porta fino a Gudvangen, da cui si parte in battello per una crociera di circa due ore nello spettacolare fiordo di Nærøyfjord, patrimonio dell'umanità Unesco, che dalla costa si insinua nel territorio norvegese per 200 chilometri.

Si tratta forse della tappa più emozionante, in cui si può godere dell'incredibile visione delle montagne che si tuffano in un mare cristallino e praticamente immobile, nel quale il fiordo si specchia creando un effetto fiabesco. Una natura talmente maestosa da sembrare a tratti minacciosa. Specie se si pensa che quelle montagne, sulle cui pendici sorgono qua e là casette di legno colorate, sono solo per metà coperte dall'acqua, profonda centinaia di metri.

La mini-crociera viene effettuata a bordo di un battello progettato per essere totalmente eco-sostenibile: due motori elettrici, che funzionano per la maggior parte del viaggio e vengono ricaricati in circa mezz'ora una volta arrivati in un porto, sono affiancati da quelli a benzina, proprio come nelle automobili ibride. Il traghetto quindi è incredibilmente silenzioso e grazie alla sua forma piatta non solleva nemmeno molta acqua al suo passaggio (anche se va abbastanza veloce in alcuni tratti), proprio per non turbare in alcun modo la magia del paesaggio.

Si approda così a Flåm, caratteristico villaggio composto da due hotel, una birreria, un museo e qualche negozietto, che vive della sua famosa Flåmsbana, la ferrovia panoramica che attraversa le montagne (è prevista solo una sosta per una foto davanti alla cascata di Kjosfossen) e arriva fino all'altipiano di Myrdal, da cui è possibile prendere un treno per Bergen o per Oslo. La Flåmsbana è una delle esperienze più celebri e spettacolari della Norvegia. Inaugurata nel 1940, la ferrovia si arrampica per 20 chilometri attraverso venti gallerie. Ogni volta che si esce da un tunnel il panorama è sempre più mozzafiato. Si ha quasi l'impressione di essere in un parco divertimenti, se non fosse che tutto quello che si può vedere attraverso i finestrini dei vagoni in stile retrò è natura selvaggia.

Il Norway in a nutshell può durare anche un solo giorno oppure, a scelta, può prevedere delle soste di più notti nelle cittadine che si attraversano. I periodi migliori per godersi il "Norway in a nutshell" sono probabilmente maggio e settembre, quando solitamente le temperature sono abbordabili, il tempo più clemente, e i colori più esplosivi. Ma il tour si può effettuare in qualsiasi periodo dell'anno, compreso l'inverno. In quest'ultimo caso si può ammirare il cosiddetto "periodo blu", in cui una luce azzurra pervade le montagne ricoperte di neve. Bisogna però prepararsi a temperature molto basse, oltre al fatto che la luce c'è solo per poche ore al giorno, e le giornate sono perciò molto brevi.

 
Bergen. Il punto migliore da cui partire è sicuramente Bergen, esempio lampante della Norvegia "da cartolina": una città di 270 mila abitanti circondata da sette montagne (o sarebbe meglio dire colline). E proprio Bergen, soprannominata non a caso "la porta dei fiordi", rappresenta un'altra sorpresa norvegese. Si tratta del secondo centro urbano più vasto del Paese dopo Oslo, ed è probabilmente uno dei luoghi che meglio incarna lo stile di vita scandinavo. È una delle città della Norvegia in cui il clima è più mite (d'inverno la temperatura scende al massimo intorno a -5 gradi), ma anche una delle più piovose d'Europa. L'immagine delle casette di legno colorato che si specchiano sull'acqua e che formano il quartiere anseatico di Bryggen, base dei mercanti tedeschi della lega anseatica dal 1360 in poi e anch'esso classificato come patrimonio dell'umanità dall'Unesco, è una delle più famose della Norvegia. Perdersi fra le stradine di questa città, fra le tante case di legno (Bergen è la città che ne ha di più in Europa e forse nel mondo) è un'esperienza da non perdere. Per godere poi di uno splendido panorama sulla città è consigliatissimo salire con la funicolare Fløibanen in cima alla collina di Fløyen.

Bergen è anche considerata una delle capitali della cultura della Scandinavia: ha una famosa filarmonica e la scena musicale è molto attiva. Ogni anno si organizzano concerti pop e rock di artisti del calibro di Paul McCartney, Bruce Springsteen, Sting; ha dato i natali a band come i Kings of Convenience o gli A-ha e, come in tutta la Norvegia, pullula di gruppi metal. Per chi fosse interessato alla Bergen musicale, a pochi chilometri dalla città si può visitare la casa del compositore Edvard Grieg, a Troldhaugen. In centro c'è poi un museo, il Kode, che ospita la seconda più vasta collezione di opere di Edvard Munch del Paese. E la sera parecchi locali animano la zona del porto con musica dal vivo o atmosfere più "raccolte".

Cibo. Per quanto riguarda il cibo, ovviamente il pesce la fa da padrone, dal baccalà alla rana pescatrice, passando per il salmone o, per chi se la sente, la balena. Ci sono parecchi ristoranti dove poter gustare piatti tradizionali norvegesi. Il più antico della città, situato proprio nel cuore di Bryggen, in una delle accoglienti e un po' storte casette di legno, è l'Enhjørningen. Per chi invece vuole apprezzare il minimalismo e la modernità norvegese, il consiglio è di pranzare al Lysverket, che è accanto al museo Kode e affaccia su un pittoresco laghetto. Per provare un'esperienza ancora diversa e davvero particolare, c'è invece il ristorante Cornelius. È situato su un'isoletta a circa mezz'ora di navigazione da Bergen. Basta prenotare il proprio tavolo sul sito del ristorante, e nella quota (di poco più di 100 euro a persona) è compreso tutto: il battello che vi accompagna e vi riporta in città, l'aperitivo, diverse portate e quattro vini. Il panorama è davvero notevole e il cibo anche di più. Il pesce che viene cucinato è solo quello che in quel periodo si trova nel mare antistante l'isola.

Costo della vita. Una cosa di cui i viaggiatori che visitano la Norvegia possono rendersi facilmente conto già prima di partire, è che i prezzi sono mediamente alti. Ad esempio una bottiglietta d'acqua, anche al supermercato, non costa quasi mai meno di due euro. Un Paese caro per i turisti, ma anche per chi ci vive: Oslo è la città più costosa al mondo per quello che riguarda il mercato immobiliare, superando anche Tokyo.

Come arrivare. Per raggiungere Bergen da Roma, la soluzione più comoda ed economica è probabilmente il volo diretto operato da norwegian.com, una delle compagnie low-cost più apprezzate d'Europa (gli aerei sono nuovi, lo spazio non è troppo sacrificato e c'è perfino il wi-fi a bordo). Ci sono però solo due voli a settimana, che partono da Fiumicino la domenica alle 10:55 e il giovedì alle 20:25. Altrimenti bisogna optare per uno scalo a Oslo (sconsigliabile) oppure per organizzare il tour in modo da ottimizzare i tempi e toccare entrambe le città e magari partire da una per arrivare nell'altra proprio con il Norway in a nutshell. A Bergen l'aeroporto dista solo 25 minuti in auto dal centro della città. Il caos e il traffico, almeno per un po', potete dimenticarvelo.

andrea.andrei@ilmessaggero.it
Twitter: @andreaandrei_

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