Viaggi, il 2019 sarà l'anno del turismo lento. Franceschini: «Pronto l'Atlante dei cammini per chi cerca la qualità»

Viaggi, il 2019 sarà l'anno del turismo lento. Franceschini: «Pronto l'Atlante dei cammini per chi cerca la qualità»
di Laura Larcan
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Sabato 4 Novembre 2017, 16:10 - Ultimo aggiornamento: 20:40
Trekking, bicicletta, treni storici, passeggiate a cavallo, l'importante è viaggiare con lentezza. Della serie, take your time. Il fattore tempo dilatato è il nuovo mood del turismo italiano, per contrastare il fenomeno ormai di massa del turismo mordi e fuggi nelle città d'arte del Bel paese. «Il 2019 sarà l'anno nazionale del turismo lento», annuncia il ministro di beni culturali e turismo Dario Franceschini, che ha presentato un altro tassello del progetto verso un'Italia dei viaggi di qualità: l'Atlante digitale dei cammini, prima mappatura mai realizzata che sul portale www.camminiditalia.it raccoglie percorsi da affrontare a piedi (ma anche in bici, a cavallo), per un'immersione totale in quel patrimonio diffuso fatto di arte, buon cibo, paesaggio e spiritualità. Così, dopo il 2016 anno dei Cammini, il 2017 anno dei Borghi e il 2018 anno del Cibo, il 2019 viene battezzato anno del turismo slow. 

ll concetto di turismo lento, invece, porta con sè «tutta una filosofia e rende bene anche sul piano internazionale, perché tutti hanno capito la differenza tra fast food e slow food», riflette Franceschini. L'idea è che il "2019 Anno del turismo lento" sarà un ulteriore modo per valorizzare i territori italiani meno conosciuti e rilanciarli in chiave sostenibile con esperienze di viaggio innovative, dai treni storici ad alta panoramicità agli itinerari culturali, i cammini, le ciclovie, i viaggi a cavallo. Intanto, è consigliata una visita sul nuovo portale web, dove si può partire alla scoperta dei 6.600 chilometri e 147 snodi (dove è possibile cambiare tragitto come sulla Metro) mappati. Si va dai percorsi dedicati ai santi, come i cammini francescani, lauretani e benedettini, a quelli sulle orme dei briganti attraverso l'Aspromonte. E poi il cammino di Dante, nei luoghi dove scrisse la Divina Commedia, e il sentiero della Pace che ripercorre le memorie della Grande Guerra. E ancora la via Appia, la Francigena, la via degli Dei, San Vicinio, la via degli Abati e il Sentiero Durer.

«Abbiamo deciso di non fare nulla da soli, ma in collaborazione con le altre istituzioni - spiega il direttore generale del turismo del Mibact, Francesco Palumbo - Per ora i cammini inseriti sono 41, ovvero quelli che rispondevano a 11 requisiti strandard», dalla messa in sicurezza ai sevizi di ristorazione, raggiungibilità con i trasporti e georeferenzialità.
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