Fano, mare in tempesta. E ora c'è anche chi teme l'esclusione dall'Eccellenza

Fano, mare in tempesta. C'è anche chi teme l'esclusione dall'Eccellenza
Fano, mare in tempesta. C'è anche chi teme l'esclusione dall'Eccellenza
di Massimiliano Barbadoro
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Martedì 7 Maggio 2024, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 13:37

FANO Sembrerebbe l’ansia per un destino nebuloso più che la rabbia per la retrocessione a prevalere come sentimento tra i tifosi dell’Alma, come dimostrano i tanti commenti preoccupati nei quali ci si imbatte dando uno sguardo sui social o facendo un giro per Fano. La prospettiva di tornare dopo 57 anni a calcare i terreni di gioco di un campionato regionale di sicuro fa male, ma c’è chi teme che sia a rischio pure la stessa partecipazione all’Eccellenza

 
La contestazione 


Non lo hanno mandato a dire i Panthers, una delle anime della tifoseria granata, che anche domenica in occasione dell’ultima partita stagionale hanno bersagliato di invettive il presidente Guida invitandolo con cori e striscioni ad andarsene. A quella frangia del tifo fanese non sono insomma servite le rassicurazioni fornite dal patron nella conferenza stampa di venerdì scorso, riguardo alla regolarizzazione delle pendenze economiche coi tesserati ed al rilancio del club o attraverso il ripescaggio o la risalita in D sul campo. Evidentemente non gli unici a non credergli, se anche in tribuna durante la gara vinta col Real Monterotondo qualcuno gli ha esternato coloritamente il medesimo pensiero generando momenti di tensione. 


Lo sfogo della squadra

Un altro attacco glielo ha poi sferrato in sala stampa a fine incontro il capitano Urbinati, che a nome della squadra ha voluto precisare alcune situazioni contraddicendo in pratica quanto Guida aveva affermato nella succitata conferenza. Ovvero che non c’era stata alcuna pressione negativa da parte dell’ambiente nei confronti del gruppo, che anzi aveva sempre potuto contare su vicinanza e sostegno del pubblico e della città a dispetto dei risultati negativi.

Persino nella giornata dell’amarissimo verdetto, sancito la settimana prima ad Avezzano, tributandogli inusuali applausi.

Indice puntato invece sulle mancanze della società, riferendosi tanto all’attuale proprietario quanto al suo predecessore Russo ed alla grottesca parentesi di Mancini, arrivando ad usare il termine “imbarazzante” per definire quanto verificatosi fuori dal rettangolo verde dal ritiro estivo in avanti. Calciatori che col supporto dell’Assocalciatori continuano a reclamare ciò che gli è dovuto, avendo incassato come ultima mensilità gennaio. Non i soli stando alle rivendicazioni dell’ex allenatore Cornacchini e del suo assistente Spendolini, alle quali si sarebbero aggiunte quelle del dimissionario dg Petritola. Quella dell’avvocato ascolano è stata una mossa inaspettata, se si considera che erano approdati all’Alma assieme. 


Da par suo Guida resta fermo sulla propria posizione, convinto di poter sanare il tutto e ripartire con un ambizioso progetto non inferiore ai tre anni tramite anche collaborazioni già avviate nel territorio e non solo. Un’operazione che, ha annunciato, passerà però per la nomina di figure dirigenziali non del posto. Rumors insistenti indicavano in tal senso come futuro ds l’ex Ascoli e Fermana D’Angelo, voce che Guida stesso ha tenuto a smentire. Da appurare infine se ci saranno sviluppi inerenti i quadri interni dopo la chiacchierata fatta domenica sugli spalti con Dicuonzo e Storoni, rispettivamente ex responsabile dell’area tecnica ed ex tm granata. 


 

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