ASCOLI - Il comitato dell'arme rossonera ha deliberato di affidare la lancia per la Quintana in onore della Madonna della Pace a Denny Coppari, collaboratore di scuderia di Massimo Gubbini e ex cavaliere della Piazzarola. Il comitato rossonero coglie l'occasione per ringraziare gli altri sestieri per la vicinanza e il messaggio di solidarietà. Ora, un passo indietro partendo da una domanda: quante ne succederanno ancora fino all'8 luglio, la data tanto attesa per la Quintana versione notturna di Ascoli? Domanda legittima dopo l'incredibile serie di colpi di scena molti dei quali legati a Foligno che si è susseguita fino a ieri sera.
Un calendario thrilling che scatta il 22 giugno quando Luca Innocenzi dopo le baruffe di Foligno viene sospeso con Porta Solestà che quindi perde il suo cavaliere. E mentre si pensa al sostituto, un divampare di polemiche e di proteste con Pierluigi Chicchini (Sant'Emidio) che il giorno dopo si fa male nelle prove cronometrate ufficiali e il conseguente stop con Maurizio Celani - responsabile della pista - che rassegna le dimissioni per le minacce ricevute in ambito familiare.
Cavallo morto a Foligno
Scenario infuocato, proteste e animi sempre più accesi con Luca Innocenzi che dopo il reclamo viene riammesso mentre Sant'Emidio annuncia la scelta di Tommaso Finestra considerato lo stop forzato cui è costretto Pierluigi Chicchini.
Sostegno e vicinanza dei sestieri
I popoli, i caposestieri, i cavalieri, i consoli e le dirigenze dei sestieri di Piazzarola, Porta Maggiore, Porta Romana, Porta Solestà e Sant’Emidio esprimono sostegno e vicinanza al cavaliere Massimo Gubbini in questo difficile momento. Mai come ora sono necessarie forza e determinazione e sono proprio caratteristiche del campione folignate a cui auguriamo di superare prima possibile questo complesso infortunio. Sostegno e vicinanza anche al sestiere di Porta Tufilla che a pochi giorni dalla giostra perde la possibilità di schierare il suo cavaliere: i rossoneri sapranno trovare le forze e le energie per reagire. La Quintana è la festa di tutto il popolo di Ascoli che, nel sacro spirito delle rivalità, la deve poter vivere unitamente con gioia ed entusiasmo - si legge in una nota congiunta - Unità che deve essere ancora più forte quando protagonisti della Festa sono costretti ad affrontare avversità così gravi. «Forza Massimo, viva la Quintana di Ascoli».