Porto San Giorgio, D'Annunzio
canta le storie di 10 nostri emigrati

Federico D'Annunzio
Federico D'Annunzio
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Mercoledì 30 Marzo 2016, 12:27
PORTO SAN GIORGIO -  Federico D'Annunzio, il giovane cantautore sangiorgese, è tornato a comporre. E questa volta promette qualcosa di diverso. Sì perché del progetto fanno parte anche dieci giovani sangiorgesi che vivono negli angoli più remoti del pianeta. E la loro lontananza dal "natio borgo", se accostata al titolo della canzone, "Questa è la mia città", la dice lunga sul filo conduttore del componimento. Si va oltre la melodia, si vuole testimoniare a suon di musica, quel filo che unisce un ragazzo e la sua città e che supera anche i continenti. Cervelli sì, ma questa volta nessuno si azzardi a dire che sono "in fuga". D'Annunzio, infatti, li ha contattati uno a uno. Ha spiegato loro quale era l'idea che gli frullava in testa. E ha incassato una raffica di adesioni senza tentennamenti. 

Vizi e virtù emergono senza cecità campanilistica. Solo una volta piazzati i pesi sui due piatti della bilancia si può infatti un'immagine realistica della Porto San Giorgio di ieri e di oggi. E a quel punto, calibrati pregi e difetti, si può parlare di amore vero, di quel paese che tutti i sangiorgesi sono pronti e in diritto di criticare ma che, poi, quando si è lontani, manca da morire a chi ci è nato e cresciuto. "Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. In "Questa è la mia città" - racconta l'autore - tratto di una piccola realtà di provincia che si ama per alcuni aspetti e si odia per altri".

Il brano, nuovo singolo di D'Annunzio con annesso il videoclip, sarà presentato ufficialmente il prossimo 30 aprile a teatro. "Racconterà proprio le storie e le emozioni di 10 sangiorgesi che hanno scelto di crescere professionalmente altrove, rinunciando alle comode certezze di una comunità che ti abbraccia e se vuole ti stritola allo stesso tempo. Ragazzi che hanno avuto il coraggio di ripartire da un'altra parte, senza dimenticare - continua D'Annunzio - gli affetti e la terra che li ha visti crescere. Dal 30 aprile il brano sarà scaricabile da tutte le piattaforme digitali. L'intero incasso di ogni download di questa mia canzone che voglio donare alla città, sarà devoluto alla Luca Pelloni Onlus"
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