Vanno ad Atena Lucana invece che ad Atene: tre colombiani cercano il Partenone in Campania

Atena Lucana invece di Atene: l'incredibile errore di tre turisti colombiani smarriti in Campania
Atena Lucana invece di Atene: l'incredibile errore di tre turisti colombiani smarriti in Campania
di Paolo Ricci Bitti
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Mercoledì 10 Aprile 2019, 18:43 - Ultimo aggiornamento: 12 Aprile, 12:07

«Guardi, quei tre colombiani erano così disperati di trovarsi ad Atena Lucana e non ad Atene che non ce la siamo sentita di fare una foto-ricordo della loro incredibile disavventura», dicono Enzo Santoriello e Luigi Terruzzi. Già, incredibile mancare lo sbarco sotto il Partenone e scoprirsi invece in un paese campano di meno di 3mila abitanti che di greco ha sì le origini, ma che è stato fondato 2.400 anni fa nel Vallo del Diano a metà strada fra Salerno e Lagonegro. E da parecchio non vi si venera più la dea Atena. 

«Si figuri che sulle prime abbiamo pensato che quei tre, che parlavano solo spagnolo, fossero venuti qui perché la domenica c'è la serata con la musica latina...» riprendono Santoriello e Terruzzi, i samaritani che hanno aiutato i tre turisti più smarriti di sempre.

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La più brillante delle commedie degli equivoci comincia domenica pomeriggio all'aeroporto di Capodichino di Napoli dove atterrano i colombiani Miguel, la fidanzata e un'amica, sulla trentina, cellulari poco smartphone in tasca, insomma, senza la possibilità di navigare on line senza una nuova scheda sim. Sono diretti ad Atene, hanno con loro la prenotazione per l'hotel Museum in via Mpoumpoulinas 16, un tre stelle non lontano dal porto del Pireo ad Atene. 

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Quello di Napoli è solo uno scalo sulla rotta di Atene, ma i tre evidentemente - per quanto possa sembrare irreale -  pensano di essere atterrati nella capitale greca. Trascinando i loro trolley, raggiungono il piazzale degli autobus e salgono sul bus diretto ad Atena. Atena Lucana, eh. Parlano solo spagnolo, mica si possono dare colpe al bigliettaio o all'autista.

«Fatto sta che verso le 21 - racconta il geometra dell'Anas Santoriello, 39 anni - me li sono trovati davanti al Maracanà lounge bar di Atena Lucana dove avrei dovuto animare una serata con musica latina».

Santariello nel tempo libero è il dj Zampi J, assai richiesto in Campania. Tre giovani che parlano spagnolo in attesa della sarata con musica latina. Tutto torna.

«Già - aggiunge Terruzzi, titolare del locale - vengono sempre tante persone originarie del sudamerica per queste serate. Certo, "originarie del" e non "dal" sudamerica, ma sulle prime non ci siamo proprio capiti. Quei tre continuavano a dire "Atene, Atene". E poi chiedevano dell'Hotel Museum che qui non c'è, ce ne sono altri, ma il Museum no. Solo dopo un po' è saltato fuori da uno dei loro cellulari la foto della prenotazione dell'hotel ad Atene. E poi ci hanno sventolato sotto il naso delle mappe di Atene».

«Una delle ragazze è quasi svenuta in lacrime, il ragazzo si è irrigidito come una statua, mentre l'altra ragazza, leì sì, l'ha presa sul ridere. Io ed Enzo ci siamo stupiti almeno quanto loro. Abbiamo fatto vedere loro una cartina di Atena Lucana e una della Campania. Li abbiamo messi a sedere, perché in piedi non ci stavano più».

«Dopo un'ora si sono ripresi e li abbiamo accompagnati al terminal bus di Sala Consilina. Non hanno voluto nemmeno un panino. I 70 euro per i biglietti per Roma li avevano, ma di nuovo si sono sentiti persi quando hanno scoperto che il volo Roma-Atene (da Napoli c'era meno scelta) sarebbe costato, comprato così all'ultimo momento, almeno 700 euro a testa. Glielo ripeto, quei tre se la sono vista così male che non ci abbiamo proprio pensato a fare un selfie». 


Enzo Santoriello con Vasco Rossi

 

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