ANCONA Arrivano le piogge, ma per fortuna il quadro meteo s’annuncia per le Marche meno problematico di quanto stia accadendo in altre regioni come l’Emilia Romagna e il Veneto, in stato d’emergenza da giorni per esondazioni e frane. La Protezione civile regionale ha diramato per oggi uno stato d’allerta idrogeologica gialla (criticità ordinaria) per tutto il territorio regionale per il rischio di frane e piene dei corsi minori, a cui nei quadranti più a sud si aggiunge un’allerta idraulica, sempre gialla, per possibili piene dei fiumi.
La perturbazione
Niente di preoccupante, almeno sulla carta, a parte il richiamo a una giusta cautela da osservare al passaggio di una perturbazione ciclonica di tipo mediterraneo.
«Molto anomalo l’andamento delle precipitazioni, fino ad oggi latitanti, a causa ancora della estrema invadenza del campo anticiclonico subtropicale - è l’analisi degli esperti dell’agenzia regionale (ex Assam) -. Dicembre ha fatto registrare un ammanco del 70% delle piogge (e della neve) che di solito cadono in regione; percentuale anche più alta (78%) per il mese di febbraio anche se precipitazioni insistenti sono attese per la giornata di oggi. Più limitato è stato il deficit precipitativo di gennaio, mese generalmente non particolarmente piovoso per le Marche».
L’inverno 2023-‘24 è destinato a finire negli annali tra i più tiepidi. «Le temperature medie dei tre mesi invernali nelle Marche - è l’analisi di Amap - sono state decisamente miti con scarti rispetto alla norma che vanno dai +1,9°C di gennaio ai +3,2°C di febbraio, passando per il +2,9°C registrato a dicembre. Valori termici elevati che si sono espressi soprattutto durante le ore centrali della giornata in quanto quelli primo-mattutini e mattutini sono stati attutiti dalle inversioni termiche notturne e dalla formazione delle nebbie, fenomeni comunque favoriti dalla stasi anticiclonica».
L’aria artica? Poca
Il freddo che ci si aspetterebbe durante la stagione invernale si è manifestato davvero poco, «solo in quelle rare occasioni in cui l’aria fredda nordica - è l’analisi dell’Amap - è riuscita a sfondare l’argine anticiclonico. Giusto durante la prima metà di dicembre la temperatura è riuscita a scendere sotto la media per un periodo sufficientemente lungo».
Il vortice
Adesso, intanto, tornano le precipitazioni. «A seguito della discesa di due perturbazioni dal nord-atlantico (la prima la settimana scorsa, la seconda proprio in queste ore), un corposo vortice sta prendendo forma sui mari ad ovest dell’Italia - spiegano i meteorologi di Amap -. Questo, approfondendosi verso sud e poi muovendosi pigramente lungo il Mediterraneo in direzione orientale inizierà ad aggirare più compiutamente la dorsale appenninica e per oggi (giovedì) si attende lo scarico piovoso maggiore per le Marche».
Piogge insistenti
Le precipitazioni «saranno durature e insistenti soprattutto sull'entroterra delle province centro-meridionali (dal Maceratese all'Ascolano) sino al pomeriggio di domani». Per venerdì e sabato i fenomeni saranno più localizzati e intermittenti. «Dopo la tregua domenicale, si attende un nuovo passaggio destabilizzante per lunedì, frutto di un nuovo impulso in ingresso dalla Valle del Rodano». E le temperature? I valori termici, dopo il picco raggiunto oggi, caleranno solo da lunedì in modo un po' più evidente.
«Che sia questo dunque l’inizio di un periodo più piovoso - è l’auspicio di Amap, per scongiurare problemi di approvvigionamento idrico - o almeno più dinamico rispetto all’ingessata fase invernale, con la speranza quindi di un ritorno dei fenomeni, soprattutto nel corso della imminente primavera, necessari per scongiurare eventuali problemi di siccità estivi».