Estate 2018 in Albania: la Costa Ionica che non ti aspetti

Estate 2018 in Albania: la Costa Ionica che non ti aspetti
di Francesca Spanò
5 Minuti di Lettura
Sabato 24 Marzo 2018, 09:49 - Ultimo aggiornamento: 26 Marzo, 19:48

Un orizzonte di spiagge bianche e rocciose, chilometri di coste intatte nonostante il turismo sia in forte crescita e baie che si mostrano all’improvviso, come diamanti grezzi che chiedono solo di essere ammirati. Di fronte, un mare di un turchese acceso che al largo si colora di tutte le sfumature di blu. Sembra quasi di trovarsi in un angolo di Oceania o nelle più note destinazioni dei Caraibi e, invece, questa è l’Albania, una delle mete europee del momento che, finalmente, si lascia alle spalle il pregiudizio di terra brulla e poco ospitale. Nasconde, senza dubbio, zone di grande suggestione e la parte sud resta davvero mozzafiato, tra colline cariche di verde a contrasto con sabbia e scogliere a picco sull'acqua trasparente. Nonostante ad agosto cominci ad apparire affollato, ancora il Paese è in buona parte da scoprire e i costi non sono elevati.
 

 

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Nel cuore del Sud, la bellezza della Costa Ionica

Tra archeologia e sfumature da cartolina, lo spettacolo riempie vista e cuore. Molte delle spiagge più belle si trovano tra Valona  - antica città risalente al VI secolo a.C, annessa a Costantinopoli e poi conquistata dai turchi – e Saranda, con le sue belle baie di fronte a Corfù. Ecco dove andare ricordando che a giugno il clima è perfetto e le spiagge deserte, mentre ad agosto l’affollamento aumenta.
 
Spiaggia di Jal: sabbia e mare super pulito. L’arenile è piccolo e sabbioso in un contesto tranquillo, chiuso da scogli e formazioni rocciose e su di essa affacciano due alberghetti ed un campeggio.

Himara: un mare splendido che lo rende un fiore all’occhiello del Paese. La spiaggia, anno dopo anno, è sempre più affollata cosi come nelle vicinanze a Spile, Potami e Prinos. Ancora poco frequentata resta Llaman, una baia racchiusa tra colline selvagge che scendono a picco sul mare.

Spiaggia di Livadhi: circondata da verde e pareti rocciose, con una vegetazione che è stata protetta nel tempo, si trova nei pressi di Himara. Da qui si può esplorare l’omonimo golfo, idilliaco paesaggio della costa ionica.

Porto Palermo: una piccola penisola che si chiama così per via dei soldati italiani che qui si erano fermati durante la Seconda Guerra Mondiale. Il luogo è particolarmente suggestivo, tanto che ha fatto da sfondo a diversi set cinematografici. Oltre al mare, vanta la presenza di un castello che si può visitare accompagnati dalle guide locali.La roccaforte risale al diciannovesimo secolo e fu voluta da Ali Pasha di Tepeleni, politico e governatore di numerosi territori europei dell’impero ottomano, in onore della moglie. Nel periodo comunista, da queste parti venivano nascosti i sottomarini sovietici.

Borsh: è la spiaggia più lunga della costa ionica albanese, con i suoi 3 km. Nel vicino villaggio si può scorgere un castello risalente all’epoca bizantina, successivamente ricostruito dagli ottomani, mentre la spiaggia è circondata da una natura lussureggiante con alberi di ulivo e agrumi.

Spiaggia di Ksamil: località turistica di grande bellezza che si affaccia su quattro isolette che si raggiungono in barca o a nuoto con la bassa marea. Poco distante da Saranda, base perfetta per esplorare i dintorni, ha acque non profonde e sabbia dorata e sulla spiaggia ci sono dei bar e ristoranti. Soprannominata la perla dello Ionio, sorge di fronte all’isola di Corfù e alle sue spalle si trova il Parco Nazionale di Butrinto, tra i più bei parchi archeologici dei Balcani, patrimonio dell’umanità Unesco. Quasi tutte le spiagge qui sono attrezzate e i tratti “free” sono super affollati. Con l’equivalente di circa tre euro, però, si può affittare un ombrellone con due lettini.

Drymades: vicina al villaggio di Vuno, si mostra in una sorta di insenatura dorata dove molti scelgono di dedicarsi al campeggio o dormire in un bungalow. All’orizzonte si scorgono aranceti e boschetti di pini, in una atmosfera ricca di fascino. Si raggiunge lasciando la strada asfaltata che esce dal villaggio di Dhermi.

Spiagge di Dhermi: raggiungendo questo grazioso borgo si incontrano tre spiagge Shkambo, Jaliksari e Gjipea, lunghe circa 2km che precedono la Grotta dei Pirati i trova ai piedi della collina dove è costruito il Monastero di San Teodoro. Quest’ultima, carica di privacy, un tempo per questa sua caratteristica dava riparo a chi voleva proteggersi da incontri spiacevoli provenienti dal mare. Dhermi è perfetta soprattutto per i giovani che amano un tipo di soggiorno declinato al divertimento e alla vita notturna e in estate è frequentata da viaggiatori di tutto il mondo.

Spiaggia di Palasa di Valona: nel tratto di costa compreso tra il Passo di Llogaraja e Saranda, è un tripudio di piccoli borghi dalle casette bianche attaccate alle colline. E poi ecco la bellissima spiaggia di sabbia dorata molto lunga e incontaminata. Certi tratti sono attrezzati con lettini e ombrelloni e si raggiunge seguendo la Statale Jonica.

Spiaggia di Karaburun: penisola che circonda la stessa Valona e all'interno del Parco Nazionale di Karaburun-Sazan, l'unico parco marino del Paese. Oltre a rovine romane e relitti della Seconda Guerra mondiale, è un’area conosciuta per le immersioni subacquee, per le ripide scogliere e le grotte sottomarine. Ex zona militare, fino agli anni ’90 era ad accesso limitato e oggi si raggiunge a piedi o tramite piccole imbarcazioni. Bella la baia di Grama, una insenatura nascosta che raccoglie ancora tra le rocce vecchi scritti dei marinai. Haxhi Aliu è detta anche “caverna dei pirati” e si divide tra rocce, acque cristalline, calette e spiagge di sassi bianchi.

Spiaggia di Pulebardhat: vicino Saranda è in assoluto tra le più belle dell’Albania, dove affittare una barca alla ricerca delle tante, incredibili insenature presenti nei dintorni. 
 

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