Dal bunker della stazione Termini alle Terme di Catania, tornano le Giornate d'autunno del Fai

Il bunker della Stazione Termini
Il bunker della Stazione Termini
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Mercoledì 3 Ottobre 2018, 19:29 - Ultimo aggiornamento: 8 Ottobre, 18:12
Dagli antri sottorranei alle architetture ardite che puntano dritte al cielo, pochi passi l'uno dall'altro, uniti dalla Meraviglia della scoperta in una Roma dove si pensa di aver visto tutto e invece la sorpresa è dietro l'altro. Così ecco il  nel bunker grigio e razionale della Stazione Termini, costruito nel '36 in caso di attacco dei nemici del Fascismo, e organizzato con tutti i macchinari necessari a guidare i treni anche dai sotterranei. E poi, andando verso Castro Pretorio, salire al palazzo del ministero dell'Aviazione, che Italo Balbo negli anni Trenta volle straordinariamente all'avanguardia, con i grandi affreschi di Marcello Dudovich, l'enorme aeromensa dove i dipendenti mangiavano compitissimi in piedi e soprattutto gli ascensori da prendere al volo, che qualcuno ribattezzò "Pater noster" perché salivano e scendevano in continuazione senza soluzione di continuità come le preghiere di un rosario. 

L'occasione della scoperta il 13 e 14 ottobre con le Giornate d'Autunno del Fai: 150 itinerari e 660 aperture in tutta Italia. Lo slogan è quello ormai collaudato, «Ricordati di salvare l'Italia», il tema centrale la manutenzione, argomento più che mai attuale dopo la  tragedia del ponte Morandi a Genova e il crollo, per fortuna senza vittime, del tetto della Chiesa dei Falegnami a Roma. 
«La manutenzione costa molto meno del restauro, ma è essenziale» ammonisce il presidente Fai Andrea Carandini, dolorante per un dente, ricordando insieme al vicepresidente esecutivo Marco Magnifico che per queste necessità il Fondo Italiano per l'Ambiente spende ogni anno circa 1 milione e mezzo di euro.  Il ministro Bonisoli: «È arrivato il momento per l'Italia di fare un esame di coscienza sui fondi da destinare alla manutenzione, per noi è la priorità».

Intanto non si può perdere l'occasione di vedere la Meraviglia Italia: a
 Napoli l'ipogeo mai visto che è sotto il giardino di Babuk vicino alla centralissima via Foria; a Venezia a casa Masieri, seguendo la romantica storia di questa famiglia che voleva trasformare il palazzo in un memoriale per il figlio morto e che per questo commissionò il progetto niente meno che a Frank Lloyd Wright ma eseguito poi dall'italiano Carlo Scarpa; a Sabaudia la Villa di Domiziano e alle sue enormi cisterne che qualche proprietario successivo all'imperatore trasformò in galere; a Savona il Carcere di Sant'Agostino, dove venne rinchiuso anche Pertini; a Catania si scende nel ventre di Piazza Duomo per raggiungere le Terme achilliane. 
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