FANO I ragazzini potranno testimoniare. E raccontare quanto sarebbe accaduto con il loro
maestro di tennis. Il 37enne argentino, insegnante in un circolo di
Fano, è accusato di atti sessuali su alcuni allievi minorenni. I reati contestati riguardano palpeggiamenti e toccamenti che gli allievi avrebbero subito anche nelle parti intime da parte del maestro, che li frequentava pure oltre l’impegno sportivo. Contatti fisici come il toccamento di una coscia, o sfioramenti di labbra quando gli allievi entravano nella sua auto per essere accompagnati ai tornei. Ieri il perito ha confermato la piena capacità di testimoniare dei ragazzini minorenni, assistiti dagli avvocati Simone Candelora e Cristiana Cicerchia. Saranno sentiti in incidente probatorio il 13 ottobre. L’altro ragazzo, divenuto maggiorenne, ha giù reso testimonianza lo scorso aprile confermando i racconti resi dai giovanissimi in sede di querela. Il modus operandi sarebbe stato simile con tutti. Ci sarebbe stato anche un palpeggiamento nelle parti intime. Attenzioni rivolte anche durante i momenti conviviali dopo i tornei. L’istruttore, già sentito il mese durante l’interrogatorio di garanzia, si è difeso dicendo che è affettuoso con tutti perché è argentino e nel suo Paese le persone sono più espansive. Ha negato ogni atto sessuale, solo abbracci e contatti calorosi. Il coach nel frattempo resta agli arresti domiciliari, per ora non sono state presentate al giudice istanze sulla misura cautelare.