FANO - Messaggi osè e molestie alla figlia della compagna. Ieri il caso è stato discusso davanti al giudice monocratico del tribunale di Pesaro. Una storia che nasce da un altro procedimento per stalking, quello nei confronti della ex, una signora dell’entroterra fanese. Un 59enne del Nord Italia aveva adescato su internet una donna di 70 anni. I due hanno avuto una liaison con un periodo anche di convivenza.
Poi il rapporto è finito e l’uomo ha iniziato ad avere atteggiamenti intimidatori e vessatori tali da creare un forte stato d’ansia nella signora che era arrivata a temere per la propria incolumità e per quella della figlia.
I due casi
Minacce perduranti perché lui continuava a dirle che avrebbe girato quei video alle sue amiche, costringendola a girarne di nuove. Fino alle minacce: «Per ogni sgarro paghi tu, per ogni menzogna paga tua figlia. Vedrai che ti combino con le amichette. Ti starò col fiato sul collo. Avrai l’alito dell’inferno nelle tue orecchie, non mi prendere in giro». E qui si innesta anche il processo di ieri perché l’uomo avrebbe infastidito e molestato la figlia della compagna. «Sei una sfigata, una buona a nulla» le scriveva su WhatsApp. «Ti porto via tua madre, non ti faccio dare più una lira». Poi le avrebbe girato un video hot di lui con la madre. Infine una serie di messaggi in cui le chiedeva di rispondere al telefono. «Sei vecchia di cervello». Ieri il pm ha chiesto 2 mesi di arresto, ma il giudice ha assolto l’uomo per tenuità del fatto. L’altro procedimento, quello legato alla madre è ancora in corso.