URBINO «È una strumentalizzazione di un tema importante per fini elettorali, a scapito dei cittadini risponde all’intervento del Pd il sindaco Maurizio Gambini - ma dove sono stati in tutto questo tempo? Dov’erano quando la presidenza dell’Area Vasta è stata tolta a Urbino e dov’erano stato in tuttoil tempo in cui l’assemblea dei sindaci non è mai stata convocata?».
Il confronto
Gambini riavvolge il nastro e aggiunge: «Quando ho ricoperto il ruolo di Presidente, dal 2015 al 2019, sono riuscito a far funzionare l’assemblea dei sindaci e l’ho convocata almeno quindici volte. In questi ultimi cinque anni la nostra provincia non ha mai avuto la possibilità di essere ascoltata attraverso l’organo di rappresentanza dei sindaci. Questo è un fatto gravissimo, soprattutto alla luce della riforma epocale che l’Amministrazione Regionale sta attuando nel sistema sanitario, invertendo l’accentramento operato dal precedente governo di centrosinistra, a favore del ritorno dei servizi sul territorio, a beneficio in particolare delle aree interne».
La verità secondo gambini è che i consiglieri del Pd urbinate non hanno mosso un dito per salvaguardare la presidenza di Urbino «hanno seguito come soldatini gli ordini di partito, permettendo che l’incarico passasse al loro collega, l presidente della Provincia Paolini, e non hanno mai mosso in dito neanche per sollecitarlo a riunire l’Assemblea dei sindaci. Questo – insiste Gambini - è solo il finale di decenni precedenti, in cui il Pd locale ha sostenuto la politica dei governi regionali di centrosinistra, che ha portato all’accentramento della sanità e dei servizi connessi nella costa, a discapito del nostro ospedale e della rete ospedaliera delle aree interne che prima della giunta Acquaroli, era stata completamente smantellata.
L’impegno
«L’Amministrazione Comunale continuerà ad adoperarsi affinché il nostro ospedale venga salvaguardato, in particolare oggi che Urbino ha avuto il riconoscimento di capoluogo di Provincia, cosa che blinda ancora di più il ruolo della struttura». Sulla vicenda Storti Gambini sostiene «Abbiamo già chiesto con forza alle Regione di non seguire logiche di convenienze politiche: la priorità è individuare persone capaci di guidare la nuova azienda nel percorso di attuazione della riforma e di costituzione del nuovo atto aziendale».