Poi ci sarà la decima edizione della Leopolda, dal 18 al 20 ottobre. Intanto - spiegano gli organizzatori della permesse milanese - i nostri Comitati Civici sono uno strumento per un impegno civile in prima persona, per mettere in rete la propria passione, le proprie idee, la voglia di difendere la democrazia e quei principi costituzionali che abbiamo ricevuto in prestito da chi ci ha preceduto perché fossero trasmessi a chi verrà dopo di noi”. E ancora, come si legge nei documenti di questo civismo renziano: “Siamo un argine ai nazionalismi e ai totalitarismi. Un movimento dal basso contro la paura, la chiusura, la superstizione, l’odio, l’intolleranza, l’ignoranza e l’arroganza”. E ancora: “Siamo un luogo di ragionevolezza e di speranza di resistenza civile, il luogo dell’Italia che ha cura e protegge i suoi valori e che crede in se stessa”.
La kermesse sarà stasera chiusa dal discorso di Renzi, previste migliaia di persone e il tutto esaurito all’Elfo.
Ed è vero che questa non è una corrente del Pd e nemmeno un altro partito però c’è una vera e propria piattaforma politica alla base dei comitati. Sull’Europa puntano assai: “L’Europa è un sogno a cui non vogliamo rinunciare. Difendiamolo e rendiamolo realtà”. Oppure: “Sapere e Ricerca sono i soli antidoti all’oscurantismo e alla superficialità di maghi e imbroglioni”. E via così tra sostegno allo sviluppo sostenibile e “difesa della vera informazione”. E quanto alla giustizia: “Una vera giustizia passa solo dalle garanzie dello Stato di diritto, contro l’ingiustizialismo e la deriva da Far West”. E proprio su questi temi della legalità, del giustizialismo e delle garanzie, Renzi stasera batterà moltissimo.