ANCONA - Non ha mai smesso di lavorare, Fabio Mariano, nonostante le precarie condizioni di salute dell’ultimo anno. Ieri notte ha chiuso gli occhi per sempre, tra le braccia della sua Oriana.
Il trasferimento ad Ancona
Nato a Roma nel 1949, dal 1975 aveva stabilito la sua residenza ad Ancona, dove aveva svolto attività di ricerca e didattica, docente di Restauro Architettonico alla Facoltà di Ingegneria della Politecnica Marche. Socio delle più prestigiose associazioni culturali, quali l’Accademia Marchigiana di Scienze, Lettere e Arti e la Deputazione di Storia Patria, era stato responsabile per le Marche dell’Atlante del Barocco in Italia e membro, dal 2009 al 2014, del consiglio di amministrazione della Fondazione Teatro delle Muse di Ancona. In qualità di vicepresidente del Consiglio Scientifico Nazionale dell’Istituto Italiano dei Castelli, aveva fondato e diretto dal 1997 la rivista “Castella Marchiae”.
Ha legato il suo nome a moltissime iniziative di studio e promozione del patrimonio architettonico e artistico della regione, cui ha dedicato prestigiose pubblicazioni, a cominciare da “L’architettura nelle Marche. Dall’età classica al liberty”. Di rilevanza sono i suoi studi sulle fortificazioni militari, soprattutto nel Montefeltro, e sull’architettura teatrale. II volume “Teatri delle Marche. Architettura, Scenografia, Spettacolo”, scritto in collaborazione con Franco Battistelli e Alberto Pellegrino, rappresenta un fondamentale studio sull’architettura teatrale dal XV al XX secolo, e in particolare sui teatri storici marchigiani.
Le sue pubblicazioni
«Con le sue pubblicazioni – scrive commosso l’editore Andrea Livi - ha tracciato un segno indelebile nella storia dell’architettura delle Marche. Siamo onorati di aver pubblicato con il professor Fabio Mariano sette interessanti volumi, l’ultimo dei quali sta per uscire in libreria». Si tratta di “Paesaggi d’architettura delle Marche”, che tiene dietro a “Paesaggi d’architettura”, una ponderosa sintesi del materiale fotografico da lui raccolto in tutto il mondo, come oggetto di studio e strumento di didattica. «Rigoroso e attento – sottolinea lo storico dell’arte Stefano Papetti - a valorizzare quanto di bello c’è nelle Marche, era molto battagliero: una perdita per il mondo degli studi. Per me, la fine di un sodalizio che mi ha aiutato a crescere».
La commozione
La scomparsa del prof Mariano ha suscitato viva emozione anche nei suoi studenti: «Riusciva a spiegare con quel suo modo brillante e schietto – lo rimpiange Giacomo Bugaro - i legami e i collegamenti tra storia, architettura e vicende sociopolitiche». Il figlio Marco e la moglie Oriana, con i tanti colleghi, amici e allievi, lo saluteranno domani alle 15 alla chiesa di Santa Maria dei Servi ad Ancona.