L’Asia ha bisogno di banconote: c’è altro lavoro per le Cartiere

L’Asia ha bisogno di banconote: c’è altro lavoro per le Cartiere
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Giovedì 7 Novembre 2019, 11:32 - Ultimo aggiornamento: 7 Marzo, 10:10

FABRIANO  - Produzione garantita non più fino al prossimo mese, ma almeno fino ad aprile per il reparto Area valori delle Cartiere di Fabriano, sotto la guida del fondo americano Bain Capital. Nel settore sicurezza e banconote si lavora per almeno altri sei mesi. Nel frattempo la proprietà non sta con le mani in mano. Si sta partecipando, infatti, a diverse aste e a breve si conoscerà l’esito. Da poco ne è stata vinta una per la produzione di banconote per uno stato asiatico che garantirà, quindi, la produzione fino ad aprile. Il lavoro, comunque, non è a pieno regime, ma con razionalizzazioni in termini di ore lavorate e giorni di produzione effettivi a livello settimanale, che consente di non ricorrere ad eventuali ammortizzatori sociali, come la cassa integrazione. «La partecipazione ad aste per la produzione di banconote – fanno sapere i sindacati – è segno che anche questo asset è al momento al centro dei progetti di sviluppo della Fedrigoni. Si sta tornando a investire in termini di partecipazione e ricerca commesse». Questo dopo l’annuncio, dei mesi scorsi, delle ricerche di partnership o, addirittura, cessione di questo importante segmento produttivo, soprattutto per il mantenimento dell’occupazione a Fabriano. 


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Anche le sorti dello stabilimento di Castelraimondo, nel Maceratese, in predicato di essere venduto, intenzione sempre smentita dal Gruppo Fedrigoni, sembrano volgere al sereno. La proprietà, infatti, ha effettuato degli investimenti in questo stabilimento in termini di nuovi macchinari di trasformazione che possano portare a un incremento dei livelli produttivi. È di una settimana fa, invece, la notizia che il Gruppo ha acquistato il Gruppo Ritrama, di cui una fabbrica si trova a Sassoferrato. I sindacati hanno espresso soddisfazione. Nonostante non sia arrivato un piano ufficiale vero e proprio, secondo le parti sociali, l’operazione rafforza il settore delle carte adesive, uno degli ambiti sui quali la proprietà intende maggiormente puntare. 

Per superare l’ostacolo delle continue criticità presso gli stabilimenti marchigiani, il Partito comunista dei lavoratori, sezione di Ancona, lancia la proposta di nazionalizzare le Cartiere «che a tutt’oggi appare l’unica scelta per salvare l’occupazione non solo per le ex Cartiere Miliani di Fabriano, ma anche per altre vertenze in atto nel territorio». Si attende, da fine agosto, la convocazione di un consiglio comunale straordinario dedicato proprio alla situazione lavorativa delle cartiere di Fabriano e agli altri stabilimenti della zona. Intanto, da domani, la Fondazione Fedrigoni partecipa alla XVIII Settimana della Cultura d’Impresa, promossa da Confindustria e Museimpresa che si svolgerà fino al 22 novembre. Riapre, così, il Paper Pavilion, il padiglione realizzato all’interno del complesso storico delle Cartiere Miliani, tra gli spazi dell’Archivio storico e del deposito dei beni cartari.

Sarà nuovamente possibile visitare luoghi normalmente non accessibili al pubblico che conservano collezioni di 1.500 filigrane, 1.200 fotografie storiche e una biblioteca di oltre 3.000 volumi, fino ai 10.000 strumenti per la fabbricazione della carta fatta a mano. Una testimonianza unica della cultura cartaria della città e degli oltre 750 anni di tradizione.

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