Rocco Siffredi compie 60 anni: «Non ho più il fisic du role, mi vedo vecchio». Il successo e la vita privata del re del porno

Nato a Ortona, Chieti, è alla ribalta grazie alla serie Netflix Supersex

Rocco Siffredi compie 60 anni: «Non ho più il fisic du role, mi vedo vecchio». Il successo e la vita privata del re del porno
Rocco Siffredi compie 60 anni: «Non ho più il fisic du role, mi vedo vecchio». Il successo e la vita privata del re del porno
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Sabato 4 Maggio 2024, 12:37

Ha fatto la storia del porno e non solo. Rocco Antonio Tano, in arte Rocco Siffredi, è indiscutibilmente un'icona. E sabato 4 maggio 2024 compie 60 anni. È tra i più noti attori del panorama cinematografico internazionale della pornografia, e occasionalmente interprete anche di film non porno, regista e produttore di film per adulti. Ha creato una propria casa di produzione. Nato a Ortona, Chieti, è alla ribalta grazie alla serie Netflix Supersex. «Io e mia moglie siamo molto uniti, non siamo una famiglia fake ma una famiglia vera. Se mia moglie dovesse improvvisamente guardarmi con occhi diversi e decidere di non amarmi più per un altro uomo, penso che morirei, sono 30 anni che stiamo insieme», ha ammesso in una recente intervista all'Adnkronos.

 

Gli inizi e il successo

Figlio di Gennaro, un cantoniere, e di Carmela, una casalinga, all'età di 16 anni ha iniziato a lavorare nella marina mercantile e nel 1982 ha raggiunto il fratello a Parigi per lavorare nel suo ristorante. La carriera di Siffredi inizia verso la prima metà degli anni '80, quando incontra il pornostar Gabriel Pontello in un locale parigino. Dopo una breve pausa di un paio d'anni – durante la quale ha lavorato come indossatore – Siffredi entra ufficialmente nel mondo dell'hard affiancando diverse star a luci rosse come Moana Pozzi, e diventando celebre soprattutto per le sue misure. Oltre che attore è anche regista e imprenditore, e ha recitato anche in pellicole non a luci rosse (ma dai contenuti comunque audaci) come Pornocrazia e Romance e ha ricevuto numerosi riconoscimenti per le sue performance.

Tra i suoi film più celebri, il porno "Rocco e le storie tese", nel quale appaiono anche Elio e le storie tese. Nel 2006 ha fatto discutere la sua partecipazione allo spot di una marca di patatine fritte, contestata dal Moige e da altre associazioni.

Il suo pseudonimo si ispira a Roch Siffredi, il protagonista del film gangster Borsalino (1970), interpretato da Alain Delon. È anche soprannominato "Il colosso di Ortona".

Il matrimonio

È sposato dal 1993 con l'ex collega ungherese Rózsa Tassi,  incontrata lo stesso anno agli Hot d'or di Cannes e dalla quale ha avuto due figli, Lorenzo e Leonardo, nati rispettivamente nel 1996 e nel 1999. La famiglia vive stabilmente da oltre 15 anni a Budapest e, in passato, Siffredi ha interpretato alcuni film con la moglie.

I rapporti intimi con la moglie

Il divo del porno, in un'intervista all'AdnKronos, ha confessato che negli ultimi anni ha riscoperto sotto un'altra luce il sesso con la moglie: «Da quando ho abbandonato il set il sesso con Rózsa è molto più bello. Rozsa mi dice sempre: "Rocco come sei diverso da quando hai smesso di recitare". Stare tutto il giorno su un set di un film porno, tornare a casa e fare il marito era mentalmente molto difficile. Non è facile per una donna aspettare a casa un marito che fa il pornoattore, mia moglie è stata davvero unica», ha spiegato. 

Cosa farà Siffredi dopo il porno

Siffredi, inoltre, ha raccontato di non essere più intenzionato a tornare sul set: «Non ho più il fisic du role, mi vedo vecchio. A 55 anni ho deciso di smettere di recitare perché è iniziata una crisi mia, vedevo queste ragazzine di 18- 20 anni che volevano lavorare con me ma mi sono sentito inadeguato», ha spiegato l'attore

In merito alla dipendenza dal sesso, però, Siffredi ha spiegato di non averla superata del tutto. «Più che altro ho imparato a controllarmi. Non sono mai andato da uno psicologo, ne sono uscito grazie a mia moglie che è stata talmente intelligente da non farsi prendere dall'emozione e che un giorno mi ha detto semplicemente: "Rocco tu hai bisogno di aiuto"».

«Questa dipendenza è durata ben 15 anni. Appena vedevo una donna, ma anche un uomo o una persona transessuale non riuscivo a trattenermi, ci dovevo fare sesso. Era come se dentro di me ci fossero due personalità e una volesse farsi del male. Penso sempre che qualcuno mi ha protetto da lassù, sarei potuto morire di hiv tanti anni ma quando soffri di dipendenza non c'è malattia che tenga», ha detto. 

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