«Vivo in un bunker sotterraneo per un anno: lo faccio per risparmiare, non per evitare l'apocalisse»

Il piano di Caitlin è quello di risparmiare abbastanza da potersi permettere, dopo un anno nel bunker, una casetta... in superficie

«Vivo in un bunker sotterraneo per un anno: lo faccio per risparmiare, non per evitare l'apocalisse. Ecco come funziona»
«Vivo in un bunker sotterraneo per un anno: lo faccio per risparmiare, non per evitare l'apocalisse. Ecco come funziona»
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Martedì 7 Maggio 2024, 18:09

Le difficoltà economiche e il crescente costo della vita spingono a cercare soluzioni alternative per risparmiare. In particolare, la questione casa si fa sempre più scottante tra i giovani, prima i millennial e presto anche la gen z: gli stipendi non permettono di acquistare e anche gli affitti sono un ostacolo che molti non riescono a superare. 

Come conquistare la propria indipendenza? In che modo si può iniziare a mettere le fondamenta per la costruzione di un futuro solido? C'è chi va a vivere in barca, chi preferisce i boschi, chi rimane con la mamma e il papà finché è possibile... e chi sceglie un bunker sotterraneo. 

La paura dell'apocalisse è un tema pressante e popola tante nuove serie televisive (Fallout, e Il problema dei tre corpi solo per citarne due), ma non è ciò che preoccupa Caitlin: la ragazza passerà un anno a vivere nel bunker perché il prezzo è ottimo rispetto ad altre sistemazioni. Nel frattempo, condivide la sua esperienza sui social. 

La vita nel bunker

Il piano di Caitlin è quello di risparmiare abbastanza da potersi permettere, dopo un anno nel bunker, una casetta... in superficie. Intanto, però, passa le giornate nel rifugio sotterraneo costruito nel 2012 e che misura circa 100 metri quadrati. Non è certo uno stile di vita comune, ma la ragazza non è spaventata. In realtà, è più che altro emozionata all'idea di fare una simile esperienza. 

In realtà, la paura per l'apocalisse ha reso questa sistemazione meno rara di quanto si possa pensare. Sempre più persone guardano alle guerre, al cambiamento climatico e a tutti i problemi che ne derivano e decidono di assicurarsi un futuro e comprare un bunker.

Tuttavia, solitamente, questi luoghi rimangono vuoti.

«Un'amica ha comprato casa un paio di anni fa - spiega Caitlin a Realtor - ed era compreso anche il bunker. Così ho proposto l'idea: Perché non me lo affitti? E quando vorrete vendere, almeno saprete che qui sotto funziona tutto». Qualcuno già rabbrividisce al pensiero di vivere sottoterra, ma alla ragazza non dispiace, anche se ammette di non considerarla una soluzione a lungo termine.

I vantaggi di vivere in un bunker

L'esperienza di qualche settimana nel bunker, intanto, le ha permesso di scoprire alcuni lati positivi (oltre alla possibilità di sopravvivere a un'eventuale catastrofe), tra cui un affitto che si può permettere (500 dollari al mese) e il fatto che non ci siano bollette da pagare: «L'acqua viene dal pozzo e tutto il resto va a energia solare». Ma non solo: «Non ci avevo mai pensato, ma qui si dorme benissimo. Sono così abituata a vivere in città, ma qui sotto vige il silenzio. Anche lavorare è più facile, ci sono meno distrazioni».

Un altro pregio della vita nel bunker è il fatto di non dover avere a che fare col clima e le temperature, specialmente in quella zona, dove è spesso caldo e umido. Eppure, non sono tutte rose e fiori. Per esempio, la mancanza di una finestra porta facilmente a perdere la concezione del tempo. Per questo motivo, Caitlin ha comprato una lampada che simula la luce solare: «L'ho impostata in modo da svegliarmi col sole. Le prime tre notti ho dormito tipo 12 ore. Quindi mi sono detta: no, non va bene, ho un lavoro».

Gli svantaggi e le paure

Alcuni elementi che non le piacciono particolarmente sono relative al design: le pareti sono chiare e sembra quasi di essere in un ospedale, l'arredamento è stato comprato molto tempo fa e ha ormai fatto il suo tempo e la presenza di 22 letti è inutile, ma prende molto spazio. Molti utenti hanno commentato i video pubblicati da Caitlin sui social e hanno espresso preoccupazione per la sua salute, spronandola a passare più tempo alla luce del sole. 

Poi c'è qualcuno che è spaventato all'idea di rimanere chiuso dentro: «Mi hanno chiesto: E se qualcuno dovesse parcheggiare la macchina sopra il portellone?. In realtà la potenza dell'idraulica delle porte è tale da ribaltare l'auto, in quel caso. Oltreutto, l'ingresso non è pubblico, ma nel giardino della mia amica». In ogni caso, a questo proposito, rassicura sul fatto che si sente molto spesso con la sua amica, quindi saprebbe subito se le è successo qualcosa. 

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