Maxi sequestro di vestiti
contraffatti, tre denunce

Maxi sequestro di vestiti contraffatti, tre denunce
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Mercoledì 14 Gennaio 2015, 12:13 - Ultimo aggiornamento: 15 Gennaio, 11:50
ANCONA - Maxi sequestro di capi di abbigliamento sulla direttrice Tosca-Marche che ha portato anche alla denuncia dei tre responsabili Il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Ancona ha sequestrato oltre

140.000 pezzi contraffatti nell’ambito di un’operazione mirata.

L'operazione ha preso le mosse nel mese di luglio dello scorso anno, quando nei pressi del casello

autostradale Ancona Nord veniva intercettato e controllato un furgone proveniente da

Prato, al cui interno venivano trovati e sequestrati oltre 4.000 tra capi di abbigliamento e accessori recanti i marchi contraffatti di note griffe (AJ, Abercrombie, CK e Burberry). Nell’occasione i due corrieri, entrambi di origine toscana, venivano

denunciati alla Procura della Repubblica di Ancona.

A seguito del rinvenimento di varia documentazione commerciale, di alcuni appunti e anche alla luce dell’ottima fattezza dei capi, venivano avviati

approfondimenti al fine di individuare la filiera produttiva e commerciale.

Emergeva così dalla indagine che un altro soggetto toscano, che aveva provveduto alla

spedizione della merce, ricopriva la veste di rappresentante legale in Italia di una impresa

maltese che si occupa di commercio all'ingrosso di tessuti, nonché di amministratore unico di una società che commercializza capi di abbigliamento con sede legale in Prato. Lo stesso risultava poi utilizzare un magazzino/deposito non dichiarato a Prato.

Su delega della Magistratura dorica, nel mese di novembre la Finanza procedeva a eseguire una

serie di perquisizioni. Nel predetto magazzino venivano in particolare rinvenuti capi di abbigliamento contraffatti già confezionati e numerosi accessori dei medesimi brand, anche essi contraffatti, tutti di pregevole fattura, idonei a “trarre in inganno” anche un normale consumatore, per un totale di 140.000 pezzi nonché attrezzature e macchinari per l’etichettatura ed il confezionamento.

Si presume che la merce fosse destinata ad essere immessa in commercio durante il periodo natalizio.

L’Autorità giudiziaria pratese, sulla base degli atti di indagine, emetteva un ulteriore decreto di perquisizione che ha permesso l’ulteriore sequestro di circa 2000 pezzi contraffatti a marchio Armata di Mare e Diadora.
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