Comunanza, il sindaco Cesaroni all'attacco: «No al Distretto sanitario montano, altrimenti rischiamo l’isolamento»

Cesaroni all'attacco: «No al Distretto sanitario montano, altrimenti rischiamo l’isolamento»
Cesaroni all'attacco: «No al Distretto sanitario montano, altrimenti rischiamo l’isolamento»
di Francesco Massi
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Giovedì 13 Luglio 2023, 04:45 - Ultimo aggiornamento: 13:18

COMUNANZA - È una voce fermamente fuori dal coro quella del Comune di Comunanza, tramite il proprio sindaco Alvaro Cesaroni. Una posizione che è contraria all’istituzione di un Distretto sanitario montano dei Sibillini espressa dagli altri dieci sindaci che fanno parte dell’Ambito territoriale sociale 24, al fine di salvaguardare quest’ultimo. 


La normativa


Infatti, secondo la normativa e nelle intenzioni del nuovo Piano socio-sanitario regionale, ogni Ambito dovrebbe corrispondere con un Distretto sanitario.

L’Ats 24 grava su due distretti, quello di Ascoli per i Comuni dell’Ascolano che ne fanno parte e su quello di Fermo per quelli del territorio Fermano. Nella richiesta dei sindaci di un nuovo Distretto sanitario montano dei Sibillini fatta alla Regione pochi giorni fa per salvare l’Ats 24, era stato inserito anche il Comune di Comunanza. 


La reazione


Aspetto che ha mandato su tutte le furie il sindaco Cesaroni. «Noi ci dissociamo totalmente dalla richiesta. Chiedere un Distretto montano servirà soltanto ad isolare ulteriormente il territorio e ad avere più scarsi servizi, in quanto gli operatori sanitari non vorranno venire esclusivamente in queste zone. La soluzione non è questa. Occorre invece aprirsi - rimarca - integrarsi con delle strutture più grandi, di media collina, ma anche della costa, in modo che si creino delle sinergie. Ad esempio, nel nostro caso facendo parte del Distretto di Ascoli, è più facile che uno specialista, magari un paio di volte alla settimana, venga da noi. L’aderenza al Distretto di Ascoli sta portando grandi vantaggi alla nostra Casa di Comunità, già partita, con crescita continua di specialisti e di servizi, ben 14 attualmente, possibile perché si fa parte di un distretto più grande. Servizi che non potremmo avere con un Distretto montano piccolo e debole sotto ogni aspetto. Poi sembra proprio una proposta per avere qualche carica in più e non servizi socio-sanitari utili e migliori per la popolazione». 


L’affondo


Quindi il sindaco all’attacco. «Quella del Distretto montano è una richiesta soltanto ideologica e velleitaria che non ha senso – tuona Cesaroni - visto, oltretutto, che si parla di una popolazione esigua, di circa 10mila abitanti per l’area corrispondente all’attuale Unione montana dei Sibillini, sempre insufficiente anche allargandola a qualche altro Comune. Ciò considerando anche la scarsità di risorse pubbliche regionali per la Sanità. Comunanza - continua Cesaroni - è uscita dall’Unione montana dei Sibillini dal 1 gennaio del 2022 per passare con quella del Tronto, e abbiamo chiesto alla Regione di uscire anche dall’Ats 24 ed entrare in quello di Ascoli (passaggio non ancora ufficializzato dall’ente regionale, ndr). Ciò perché, anche riguardo l’Ambito sociale, riteniamo che far parte di uno più grande porti maggiori vantaggi e professionalità». 


La rete


Il sindaco Cesaroni conclude così: «Noi che risiediamo nella zona montana, in ogni settore, dobbiamo trovare dei sistemi e dei metodi per aprirci ancora di più agli altri territori, creare delle sinergie e non invece arroccarci e chiuderci in noi stessi. Per questo rappresenta un’esigenza primaria migliorare le vie di collegamento viario, che permettono di spostarsi e di essere raggiunti in tempi brevi». 

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