Ruote, sellini e bici abbandonate. Blitz degli agenti a San Benedetto, dopo 7 giorni inizia la rimozione

Ruote, sellini e bici abbandonate. Blitz degli agenti a San Benedetto, dopo 7 giorni inizia la rimozione
Ruote, sellini e bici abbandonate. Blitz degli agenti a San Benedetto, dopo 7 giorni inizia la rimozione
di Marco Braccetti
2 Minuti di Lettura
Martedì 2 Gennaio 2024, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 12:12

SAN BENEDETTO Ruote, sellini, ma anche catene e tutto ciò che può essere asportato rapidamente. In giro per la città si notano tante biciclette “smembrate”. Sono i resti di continui furti, utili anche a rifornire il mercato illegale dei pezzi di ricambio. Intanto, i vigili urbani continuano a monitorare la sosta selvaggia delle due-ruote. Nuove rimozioni si registrano in centro, ma il problema è sempre evidente e riguarda tutta San Benedetto. 

Il metodo

Tornando alle razzie: non è un mistero e non è cosa recente che la Riviera delle Palme sia “terreno di caccia” per ladri e ricettatori di bici. Sia mezzi interi, che singoli pezzi. Un giro d’affari illegali che, stando agli addetti ai lavori, avrebbe dimensioni internazionali: «Probabilmente la tua bici sarà già in viaggio verso la Romania» si era sentito dire, tempo fa, un residente del centro presentatosi al commissariato di polizia per sporgere denuncia di furto della propria due-ruote. Intanto, come accennato all’inizio, la polizia municipale prosegue nella sua opera di rimozione dei mezzi posteggiati irregolarmente. Cinque rimozioni hanno interessato il cuore urbano.

In particolare: due bici tolte da via Giovanni XXIII e una per ognuna di queste vie: Milano, Bezzecca, Solferino. Il problema che si rileva più spesso è la “lunga sosta” dei veicoli che, nella sostanza, si tramuta in uno stato d’abbandono. L’apposito regolamento municipale in materia, infatti, prevede che una bici non può rimanere attaccata nelle rastrelliere pubbliche oltre sette giorni consecutivi. Tra le altre cose, il regolamento prevede pure la rimozione dei mezzi quando siano posteggiati in modo tale da non garantire almeno 1 metro e 50 cm di spazio per il passaggio dei pedoni. Multe fino a 150 euro. Durante gli ultimi mesi, per frenare la sosta selvaggia (biciclette agganciate in ogni dove, compresi alberi e pali della luce) l’amministrazione comunale ha montato nuove rastrelliere, sia sul lungomare che in centro. E’ stata installata anche un’apposita cartellonistica, per sensibilizzare i ciclisti riguardo al corretto posizionamento dei propri mezzi.

L’azione

Un’azione, quest’ultima, che non sempre coglie nel segno. Infatti, non è insolito vedere biciclette attaccate ai lampioni che sorreggono proprio il cartello che scoraggia di lasciare lì il mezzo.

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