Era luglio 2023 quando Arnaldo ha scelto l'aeroporto Marconi come casa. Nel via vai dello scalo di Bologna il distinto signore di 83 anni e la sua valigia ormai è ormai un volto familiare. Non va da nessuna parte in particolare, cerca solo un posto che lo accolga e gli dia conforto. E lo ha trovato.
Arnaldo è un pensionato originario della Sicilia, era un consulente vinicolo ma negli ultimi anni, con la pensione sociale, non è più riuscito a permettersi un appartamento a Bastiglia, in provincia di Modena. Così prima è approdato ai servizi assistenziali della sua città e poi ha scelto di cercare ristoro in aeroporto a Bologna. D'estate dormiva fuori "per non dare fastidio", poi col freddo ha trovato riparo all'interno nell'area dei check-in, dove ha trovato un'umanità inaspettata, come racconta Repubblica, il quotidiano che ha acceso i riflettori sulla sua storia.
I lavoratori dello scalo gli hanno regalato un sacco a pelo, gli offrono caffè e i pasti durante il giorno hostess e steward, in edicola ha un quotidiano a disposizione.
«Mi sembrava che il mondo fosse cinico, arrabbiato. Ora so che non è così ovunque. Ma vorrei comunque uno spazio tutto per me: una stanza, un fornello. Sono bravissimo a cucinare», racconta Arnaldo. E adesso che la sua storia è diventata di dominio pubblico si è sviluppato un tam tam di solidarietà: si è attivato il Comune, non aveva avuto segnalazioni sul caso, ma anche Caritas e Acer (l'azienda Casa Emilia-Romagna), oltra a qualche privato.
Arnaldo è stato preso in carico dai servizi sociali del Comune di Bologna e dal 19 marzo sera è ospitato in una struttura alberghiera della città, una prima sistemazione - precisa il Comune - a cui nei prossimi giorni seguiranno colloqui per valutare la possibilità di un progetto.