Previsto un boom di assunzioni nella Pubblica Amministrazione tra il 2024 e il 2028. Lo ha confermato il ministro Paolo Zangrillo, ospite di Un Giorno da Pecora a Rai Radio1: «Nei prossimi dieci anni perderemo quasi un milione di persone che matureranno i requisiti per andare in pensione, per cui direi che circa 170mila assunzioni all'anno nei prossimi tre anni siano una cifra credibile». Sono soprattutto i ministeri a ricercare personale, in particolare nella nuova figura dei “superfunzionari”, una via di mezzo tra semplici funzionari e dirigenti.
Il ricambio nella PA
Da qui al 2028, ogni anno, la Pubblica amministrazione avrà un ricambio di personale mediamente pari a 148 mila profili professionali. Nove su 10 di questi saranno una sostituzione per turnover. La maggior parte (quasi 310mila in 5 anni) troverà impiego nei servizi generali della Pa. La metà di queste professionalità saranno profili altamente specializzati, con competenze elevate in ambito digitale e tecnologico. A questi vanno aggiunti i 234 mila profili che troveranno lavoro nel settore pubblico dell'Istruzione e 198 mila in quello della Sanità. Ma già oggi sappiamo che all'appello mancheranno, sia nel pubblico che nel privato, tra gli 8 e i 17 mila giovani con laurea Stem, tra i 9 e i 12 mila con indirizzo insegnamento e formazione e circa 7 mila con un profilo medico sanitario.
I “superfunzionari”
Tra le novità di queste assunzioni, ci sono i giovani con profili ad elevata professionalità che serviranno soprattutto ai Ministeri. Una categoria di dipendenti pubblici, quella dei “superfunzionari”, che rappresenterà una via di mezzo tra i livelli di funzionari e dirigenti. Come spiega Qui Finanza, il primo ciclo di assunzioni di queste nuove figure è previsto già entro l’anno in diversi dicasteri, tra i quali il ministero dell’Economia e delle Finanze (60 posizioni finanziate con uno stanziamento da 5,9 milioni di euro).
Le parole del ministro
«Col nuovo pacchetto di semplificazioni vogliamo facilitare la vita di cittadini e imprese, facendo percepire loro la burocrazia come una opportunità e non più come ostacolo. Attraverso il confronto con enti e associazioni di categoria, il metodo che abbiamo scelto, siamo già intervenuti in settori strategici come tlc, ambiente, infrastrutture. Con l'ultimo decreto Pnrr abbiamo razionalizzato le pratiche per avviare, sospendere o chiudere le attività artigianali, riducendo drasticamente gli adempimenti previsti ed ora andiamo avanti. Semplificare le norme che disciplinano i rapporti con la Pa significa contribuire alla crescita del Paese, non possiamo fermarci». Lo dice, intervistato dalla Stampa, il ministro della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo. «L'obiettivo non è soltanto quello di realizzare il Pnrr, che impone di rivedere 600 procedure entro il 2026, le prime 200 entro quest'anno, ma di avere una Pa capace di erogare servizi a cittadini e imprese all'altezza delle loro aspettative. Perché non può esserci buona crescita senza buona amministrazione», dice ancora il ministro che sul fronte assunzioni ricorda: «Stiamo facendo in modo che le nostre organizzazioni siano nelle condizioni di lavorare e bene. Per farlo c'è bisogno innanzitutto della risorsa più importante, le persone. Per questo abbiamo dato avvio ad una nuova stagione di assunzioni: nel 2023 abbiamo inserito circa 170 mila persone, una parte significativa delle quali negli enti territoriali, e prevediamo di raggiungere un numero analogo anche quest'anno e in quelli a venire. È uno sforzo enorme, ma necessario».