Il seno rifatto esplode, l'incubo di una 30enne dopo l'operazione chirurgica

Una donna norvegese è rimasta scioccata quando, premendo le sue protesi in silicone, ha visto fuoriuscire del liquido. La ragazza è riuscita a evitare complicazioni molto serie

Mastoplastica additiva, un incubo per Vilde
Mastoplastica additiva, un incubo per Vilde
di Cecilia Legardi
3 Minuti di Lettura
Giovedì 9 Maggio 2024, 17:33

Vilde Holm Raggan ha 30 anni, vive a Bærum (Norvegia) e ha deciso di rifarsi il seno in giovane età. Gli impianti, però, hanno iniziato a perdere liquido siliconico trasformando la sua esperienza di chirurgia estetica in un vero incubo

L'intervento inutile di mastoplastica

Vilde si sentiva insicura e detestava il suo corpo, così ha deciso di rivolgersi alla chirurgia estetica per dare risalto al seno e ottenere una nuova silhouette. «L’ho fatto quando ero giovane, odiavo il mio corpo, pensavo di essere grassa, non avevo molto seno -  ha spiegato la ragazza, ora trentenne - Magicamente pensavo che questa plastica mi avrebbe salvata dalle brutte sensazioni che provavo». Ma non è stato così: subito dopo l'intervento e il periodo di convalescenza, esporre il risultato dell'operazione la imbarazzava: «Immagina ricevere complimenti per qualcosa che non fa parte di te - dice la ragazza con tono incalzante - L'intervento non è servito a nulla, mi sentivo finta. Sono passata dall'essere una persona imbarazzata nel togliermi il reggiseno a essere ancor più imbarazzata a toglierlo davanti ai ragazzi e mostrare le tette finte: mi sentivo come se dovessi delle spiegazioni a quelle persone. Quindi se qualcuno mi faceva un complimento mi vergognavo tantissimo e dicevo sempre "no, sono falsi, non sono miei!"». Vilde, stremata dall'angoscia e nuovamente in crisi per il suo aspetto fisico, ha deciso di rimuovere le protesi, ma ha impiegato un po' di tempo per prenotare l'intervento per paura che gli altri si facessero una strana opinione di lei, dato che la avrebbero vista prima con dei seni abbondanti e poi improvvisamente senza.

L'esplosione di una protesi

Quando si è sottoposta all'operazione di rimozione, Vilde ha chiesto ai medici di tenere da parte le protesi mammarie perché voleva sentire la loro consistenza tra le mani. Gli impianti possono essere di due tipologie: quelli in silicone, che risultano più naturali e hanno poca probabilità di rompersi, e le protesi in soluzione salina, la quale viene riassorbita dal corpo senza complicazioni in caso di rottura. La ragazza indossava le prime e, una volta a casa dall'ospedale, mentre le premeva leggermente, una è esplosa, rilasciando il silicone ovunque.

Vilde, a quel punto, era ancora più sollevata di averle tolte e ha segnalato la faccenda al medico. «Stavo semplicemente stringendo le mie protesi mammarie per divertirmi e poi, all’improvviso, questa protesi mammaria ha iniziato a perdere - ha raccontato sui social - Ho pensato: "Devo chiamare il mio dottore!"». L'episodio traumatizzante la ha spinta a credere di più in se stessa e apprezzare il suo corpo senza "aggiustamenti". «Ora, all’età di 30 anni, sono più coraggiosa e ho abbastanza amore per me stessa da togliermi di mezzo questa robaccia.

Potrei ancora tingermi le sopracciglia, ma non mi farò impiantare mai più nulla nel corpo». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA