Paura e morte all'ospedale di Tivoli, ecco alcune testimonianze. «Ho sentito la puzza di plastica bruciata e sono uscito fuori. Io ero in Pronto soccorso al piano -1, c'era solo fumo ed è saltata la corrente, quindi scappavamo grazie alle luci di emergenza anche se si vedeva poco. Sono stati momenti di panico. Oltre alle barelle ci si affrettava come si poteva e alcuni malati venivano portati anche a braccio. Noi siamo usciti attraverso l'obitorio e la polizia per farci uscire ha spaccato il cancello». Così Paolo Gabrielli, 39 anni, uno dei pazienti evacuati dall'ospedale di Tivoli, dove ieri sera è divampato un incendio.
«Ero in ospedale per dare l'ultimo saluto a mio papà, morto poco prima che scoppiasse l'incendio.
«Ero al reparto di medicina d'urgenza e formalmente sono ancora ricoverato. Sono in pigiama da ieri notte. Ho sentito puzza di plastica bruciata, poi sono uscito di fuori e l'odore era ancora più forte. A un certo punto è andata via la corrente. Siamo rimasti al buio». Questa la testimonianza di uno dei pazienti ricoverati all'ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli dove è divampato ieri sera l'incendio.
«Abbiamo cercato di dare una mano a chi non era in grado di camminare, poi ci hanno fatto uscire perché era troppo pericoloso. Gli altri dieci che erano con noi sono portati via dai soccorritori», ha raccontato l'uomo fuori dalla struttura che è stata evacuata.