La crisi delle materie prime inizia a colpire duramente anche le aziende in Italia. Sanpellegrino, noto marchio di acqua in bottiglia, oggi di proprietà della multinazionale svizzera Nestlè, sta fronteggiando la carenza di anidride carbonica. Con inevitabili ripercussioni nella produzione.
Sanpellegrino, stop all'acqua frizzante
Con la mancanza di anidride carbonica, Sanpellegrino nelle giornate di ieri e oggi ha dovuto interrompere la produzione di acqua frizzante nello stabilimento di Ruspino, nel Comune di San Pellegrino Terme (Bergamo).
La crisi dell'anidride carbonica
Sanpellegrino, nello stabilimento di Ruspino, aggiunge anidride carbonica all'acqua minerale che sgorga dalle sorgenti della Val Brembana. «Continueremo a ricercare nuove linee di approvvigionamento con l’obiettivo di ritornare il prima possibile al normale flusso di produzione», aggiunge l'azienda. La crisi delle forniture sta riguardando un po' tutto il settore, anche in Italia. Già due mesi fa, per lo stesso motivo, la piemontese Sant'Anna aveva dovuto fermare la produzione di acqua gassata e altre bevande frizzanti.