A Macerata il Capodanno cinese riaccende il centro tra musica e danze

A Macerata il Capodanno cinese riaccende il centro tra musica e danze
A Macerata il Capodanno cinese riaccende il centro tra musica e danze
di Mauro Giustozzi
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Giovedì 19 Gennaio 2023, 03:10 - Ultimo aggiornamento: 11:18

MACERATA Cortei, lanterne rosse, vetrine addobbate in stile cinese, figuranti, arti marziali, cibo cinese, spettacoli di cultura e folklore. Dopo tre anni di assenza a causa del Covid irrompe nuovamente a Macerata il Capodanno cinese: sabato le vie e le piazze del centro si coloreranno di rosso nell’anno del Coniglio. Ricco il programma che è stato stilato per questa ottava edizione, presentata dal rettore di Unimc John McCourt, da Katiuscia Cassetta, assessore comunale alla Cultura, Giorgio Trentin, direttore dell’Istituto Confucio e da Daniele Montenovo, direttore artistico che ha coordinato le tante iniziative.  

In particolare piazza Mazzini si trasformerà in una tipica via cinese, con lanterne rosse, locande, templi e figuranti per conoscere usanze e tradizioni di una cultura millenaria, il tutto preceduto dal tradizionale corteo di tamburini, leoni e draghi danzanti. Sarà la magia del Capodanno cinese, con l’anno della Tigre che cede il passo a quello del Coniglio, il quarto animale nel ciclo di 12 anni dello Zodiaco cinese, un animale tranquillo, gentile, elegante e fortunato che fa presagire un anno di pace. «Questo è il più grande auspicio che ci possiamo fare – ha esordito il rettore McCourth - e siamo felicissimi di riprendere un cammino interrotto purtroppo dal Covid. La cultura cinese è ben presente a Macerata da tanti anni grazie all’Istituto Confucio e al China Center che sono punti di forza e internazionalizzazione del nostro ateneo che vogliamo spingere anche negli anni futuri. L’istituto Confucio, per statuto, ha come presidente il rettore dell’ateneo per cui ora, dopo 12 anni a guida del professor Lacchè che tanto ha dato e poi del mio predecessore Adornato, tocca a me questo ruolo. È nelle mie intenzioni accompagnare il Confucio negli anni futuri ad avere ulteriore sviluppo». 

Partenza alle 15 con il corteo
 

Si comincia alle 15 in piazza Annessione con un corteo di maschere tradizionali e costumi per un totale di circa settanta figuranti che si muoverà attraverso via Garibaldi, corso Matteotti, piazza Cesare Battisti, via Gramsci, piazza Vittorio Veneto e piazza della Libertà fino a piazza Mazzini. Suonatori e danzatori sono anche studenti di Unimc, che hanno completato le prove nei giorni scorsi con l’istruttore Daniele Montenovo dell’Accademia arti marziali “Giuseppe Giosuè”. Dalle 16.30 in piazza Mazzini prenderà vita una “Via Cinese”, riproduzione e animazione delle principali rappresentazioni di cultura e folklore cinese, come il tempio delle arti marziali e la cerimonia del té, la scuola delle arti a quella di calligrafia, usi e costumi e perfino locande dove degustare gratuitamente i piatti tipici.
Presentati come sempre da Huang Ping, insegnante e lettrice di lingua cinese, si alterneranno, danze tradizionali, canti e poesie classiche a cura dell’Accademia di lingua cinese delle Marche. La Wu Long, la danza del drago, simbolo di saggezza, potere e fortuna, vedrà un drago di luce di 20 metri volteggiare come buon auspicio del nuovo anno, a cura dall’Accademia Giuseppe Giosuè. 

Coinvolti i locali del centro che si vestiranno a festa con lanterne rosse beneaugurali e, in molti casi, proporranno menù a tema.

Lo stesso giorno, con orario 10-13 e 16-20 sarà possibile visitare la mostra della pittrice calligrafa Lin Fengxuan allestita agli Antichi Forni. «È un progetto iniziato molto tempo fa - sottolinea l’assessore Cassetta- grazie al lavoro svolto dall’Istituto Confucio. Quando il professor Trentin è venuto in Comune e ci ha chiesto collaborazione disponibilità gli abbiamo aperto completamente le porte. Abbiamo il privilegio di avere un collegamento con la Cina unico che si chiama Padre Matteo Ricci, che ci ha consentito, e mi auguro superata la pandemia ci consentirà ulteriormente di avere prolifici rapporti culturali, economici e politici con la Cina». Infine domenica alle ore 17 con replica alle ore 18 a Villa Lauri si terrà il concerto degli allievi cinesi del Conservatorio Pergolesi di Fermo in collaborazione con Appassionata. 

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