ANCONA Les jeux sont faits. Scaduti i termini per presentare le liste dei candidati alle elezioni Europee e i partiti hanno ormai schierato le squadre in campo. Manca giusto qualche dettaglio per dare il via alla partita, ma i principali simboli hanno già i loro nomi associati e dalle Marche emerge una pattuglia di 14 aspiranti parlamentari europei. Temerari che tentano di sovvertire le leggi della statistica provando ad eletti in una consultazione che, per usare un eufemismo, non ci è favorevole. Da 20 anni esatti nessun marchigiano riesce a sedersi sugli scranni dorati di Bruxelles. Ma la speranza è l’ultima a morire.
Top e flop
Tra quelli che ci hanno giustamente creduto c’è Carlo Ciccioli, consigliere regionale spinto dal vento in poppa alla corazzata di Fratelli d’Italia. E con la candidatura della premier Giorgia Meloni capolista ovunque, la spinta è anche più forte. L’ex capogruppo regionale potrebbe avere una chance. Per tutti gli altri, la strada è a dir poco in salita. Il primo marchigiano a scendere in campo da candidato è stato il deputato della Lega Mirco Carloni, forte di un suo bagaglio di voti personali ma in una tornata come quella delle Europee in cui a fare la differenza è l’onda d’urto dei pariti, non si piazza tra i favoriti.
Le squadre
Stesso discorso vale per l’altra candidata del Carroccio Anna Menghi, consigliera regionale ed ex sindaca di Macerata, che nelle scorse ore ha ufficializzato la sua discesa in campo.