Dalle Marche a Bruxelles, ecco chi scende in campo (a dire la verità con chance al lumicino)

Dalle Marche a Bruxelles, ecco chi scende in campo
Dalle Marche a Bruxelles, ecco chi scende in campo
di Martina Marinangeli
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Lunedì 22 Aprile 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 23 Aprile, 15:12

ANCONA Su il sipario, lo spettacolo può cominciare. Ieri le liste che si contenderanno i posti al sole a Bruxelles hanno iniziato a depositare i simboli e tra il 30 aprile e il 1° maggio dovranno chiudere la non semplice partita delle candidature in vista del voto dell’8 e 9 giugno. Ma già oggi, il quadro dei marchigiani pronti a scendere in campo inizia a delinearsi.

C’è chi li definisce kamikaze, considerando che sono 20 anni esatti che la nostra regione non elegge un parlamentare europeo (l’ultima fu Luciana Sbarbati nel 2004), schiacciata com’è dai pesi massimi di Lazio e Toscana che si ritrova nella circoscrizione.

 

La sfida

Per questo non sorprende che non ci sia nessun marchigiano capolista.

Ma i nostri non si sono fatti scoraggiare dai precedenti poco favorevoli e ci provano lo stesso. Ieri il Pd ha messo a punto le liste e la segretaria nazionale Elly Schlein trainerà il Centro da capolista, ma nel gruppo dei 15 sono riusciti a trovare posto anche l’ex deputata Alessia Morani e il sindaco uscente di Pesaro Matteo Ricci.

Ancora una volta, i due acerrimi rivali dem si troveranno uno contro l’altra nella caccia all’ultimo voto. Ma per entrambi le chance di farcela sono ridotte: molto dipende dal risultato generale che farà il partito. Da questo punto di vista, viaggia con più vento in poppa il consigliere regionale Carlo Ciccioli, che ha la corazzata di Fratelli d’Italia a spingerlo. E se la premier Giorgia Meloni si candiderà ovunque capilista, la spinta sarà anche più forte.

I seggi

Nei conti della serva che stanno facendo in casa FdI, contano di accaparrarsi sei seggi nella circoscrizione Centro Italia e l’ex capogruppo regionale potrebbe avere una chance. Per tutti gli altri, la strada è a dir poco in salita. Il primo marchigiano a scendere in campo da candidato è stato il deputato della Lega Mirco Carloni, forte di un suo bagaglio di voti personali ma in una tornata come quella delle Europee in cui a fare la differenza è l’onda d’urto dei pariti, non si piazza tra i favoriti. Stesso discorso per l’ex consigliera regionale e imprenditrice del Fermano Graziella Ciriaci, che ha raccolto l’invito di Forza Italia a candidarsi a Bruxelles. Lega e Fi che peraltro ingaggeranno una sfida tutta interna per ottenere il secondo posto nel centrodestra dietro a FdI.

La soglia

Il Movimento 5 Stelle - che invece la gara all’ultimo voto la farà con il Pd, nemico-amico nell’ottica del campo largo - vota oggi sulla piattaforma per scegliere i suoi candidati e in pole per le Marche ci sono gli ex parlamentari Mirella Emiliozzi e Sergio Romagnoli. Chiudono l’elenco i partiti che lottano per superare la soglia di sbarramento fissata nella tornata delle Europee al 4%. Con Azione di Carlo Calenda corrono il sindaco uscente di Fano Massimo Seri e il segretario di Fermo Germano Craia, mentre l’Alleanza Verdi e Sinistra si affida all’assessora di Pergola Sabrina Santelli. Ce la faranno i nostri eroi?

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