Il rilancio dell’export parte dal sistema casa. Anche la moda è in ripresa. Ecco come vanno musica e macchine utensili

Il rilancio dell’export parte dal sistema casa. Anche la moda è in ripresa. Ecco come vanno musica e macchine utensili
Il rilancio dell’export parte dal sistema casa. Anche la moda è in ripresa. Ecco come vanno musica e macchine utensili
di Francesco Romi
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Giovedì 3 Febbraio 2022, 04:50 - Ultimo aggiornamento: 09:49

ANCONA -  Certamente non si arriverà a fine 2021 a toccare i valori pre-pandemici, ma l’economia delle Marche, nonostante le sue criticità (piccola dimensione, isolamento infrastrutturale, scarsa managerialità, poca attenzione verso il mercato dei capitali), le crisi cicliche e quelle congiunturali (balzo dei costi energetici e delle materie prime, difficile reperibilità di manodopera specializzata) ha ripreso a viaggiare quanto meno fuori dai confini nazionali.

L’export va, insomma: 2.965 milioni fatturati da gennaio a settembre 2021, +19,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e in linea con la media nazionale (+20,5%), anche se quasi 6 punti percentuali sotto i valori dei primi 9 mesi del 2019 perché il recupero del sistema moda non si è ancora del tutto completato. 


È un quadro ottimistico quello che emerge dal Monitor realizzato dalla Direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo, tanto che Cristina Balbo, plenipotenziaria dell’istituto di credito per Emilia-Romagna e Marche parla di «trend che lasciano intravedere le potenzialità per poter tornare ai livelli del 2019».

Hanno registrato una crescita tutti i nove distretti marchigiani, con 4 su 9 che hanno recuperato i livelli del 2019. Spicca il comparto del sistema casa, dove crescono a doppia cifra sia il distretto delle cappe aspiranti e degli elettrodomestici di Fabriano (34,6%), che quello delle cucine di Pesaro (+18,7%). Entrambi hanno ampiamente superato i livelli pre-Covid: rispettivamente +13,5% e +15,8%. Ottimi risultati anche per le macchine utensili e per il legno di Pesaro (+34,1% la variazione tendenziale e +12,2% rispetto ai primi nove mesi del 2019), gli strumenti musicali di Castelfidardo (+23,7%, +7,7% rispetto al 2019).

Bene anche il cartario di Fabriano (+6,1%), ma sul quale ancora pesa l’effetto pandemia (-3,9%). 
Il sistema moda merita un discorso a parte. Le esportazioni dei distretti sono tutte in crescita (+11,2% il dato complessivo): +11,5% per la calzatura di Fermo, +9,4% per l’abbigliamento regionale, +9,2% per la pelletteria di Tolentino e +20,3% per la Jeans Valley del Montefeltro, ma la caduta degli ultimi anni è stata disastrosa e i livelli di inizio 2019 sono ancora molto lontani: Fermo -18,8%, abbigliamento marchigiano -17,4%, Tolentino -28,6%, Montefeltro -15,1%.

«La moda marchigiana avrà bisogno di più tempo per riprendersi dagli effetti della crisi», ammette Balbo, che ricorda come l’accordo siglato da Intesa Sanpaolo con Sistema Moda Italia «vada proprio nella direzione di supportare le imprese di questa filiera, simbolo dell’eccellenza italiana nel mondo». Una liquidità che si accompagna alle risorse messe in campo dal Pnrr e che vanno verso obiettivi precisi, in particolare digitalizzazione ed economia circolare, come confermano le iniziative sostenibili di Tod’s attuate anche con il progetto Hogan 3R (recycle, reduce e reuse) e gli investimenti di Fendi nelle Marche, tra le quali la master class sulla calzatura all’istituto Ostilio Ricci di Fermo, che avrà l’obiettivo di trasmettere a 21 allievi conoscenze e tecniche necessarie per diventare specialisti nella creazione di calzature di lusso. 


Il made in Marche piace ai mercati maturi (+18,6%), in particolare a Francia (per la crescita dei distretti del Sistema casa) e Stati Uniti (prevalentemente cappe aspiranti ed elettrodomestici, macchine utensili e per il legno); in crescita anche le esportazioni verso la Germania, la Spagna e il Regno Unito. Più accentuato l’aumento delle vendite sui nuovi mercati (+20,6%), guidati dagli ottimi risultati ottenuti in Cina (in evidenza le calzature), in Polonia e in Russia, che però non ha recuperato i valori di export dei 9 mesi 2019.

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