Gian Luca Gregori: «Gli incarichi ai prof? Frutto di una crescita collettiva. Sempre più internazionali, così ci meritiamo credito»

Gian Luca Gregori: «Gli incarichi ai prof? Frutto di una crescita collettiva. Sempre più internazionali, così ci meritiamo credito»
Gian Luca Gregori: «Gli incarichi ai prof? Frutto di una crescita collettiva. Sempre più internazionali, così ci meritiamo credito»
di Lorenzo Sconoccchini
3 Minuti di Lettura
Sabato 27 Aprile 2024, 03:15 - Ultimo aggiornamento: 30 Aprile, 07:24

ANCONA - «La mia nomina alla presidenza di Webuild? Lasciate perdere, è solo lavoro in più, parliamo della nostra università se volete, non di me...». All’indomani della notizia del suo incarico ai vertici del colosso delle infrastrutture, il rettore Gian Luca Gregori schiva l’argomento, limitandosi a dire che il prestigioso ruolo al vertice del Cda di Webuild non gli impedirà di concludere con lo stesso impegno di sempre il suo mandato alla Politecnica delle Marche fino al termine, previsto a ottobre 2025. «Ho già verificato, non avendo io deleghe operative non ci sono incompatibilità per la legge Gelmini».

Altri incarichi, a sentire Gregori, danno lustro all’ateneo che guida dal 2019.

Come quello del professor Francesco Maria Chelli, docente di Statistica Economica, designato dal Governo come prossimo presidente dell’Istat. Un incarico di primo piano che fa seguito a quelli conferiti di recente ad altri docenti di Univpm, come Gerardo Villanacci, presidente del Consiglio Superiore Beni culturali e Paesaggistici, Francesco Corvaro, inviato Speciale per il Cambiamento climatico, e Marco D’Orazio nel Comitato tecnico scientifico prevenzione incendi.

Singole competenze

«Il coinvolgimento dei docenti delle nostre facoltà a vari livelli e in compiti di grande responsabilità è senz’altro un risultato che attiene alle competenze e alle caratteristiche dei singoli, ma che va anche letto in una logica più ampia di riconoscimento della credibilità e di un cresciuta percezione da parte del nostro ateneo - è l’analisi del rettore Gregori -. Questi ultimi anni sono stati caratterizzati da una forte crescita sia a livello nazionale che internazionali, con una strategia ben definita». Il rettore elenca i risultati ottenuti nell’offerta formativa («dal 2019 a oggi siamo saliti da 50 corsi di laurea a 73), nell’attività di ricerca («abbiamo incrementato i fondi acquisiti con progetti competitivi e anche tramite il Pnrr, con una stima complessiva superiore ai 40 milioni di euro») e anche nella cosiddetta terza missione, «dove abbiamo sviluppato numerosi spin-off e anche realizzato molti brevetti».

Il ranking

La crescita dell’offerta formativa, con molti corsi multidisciplinari e anche in lingua inglese, ha fatto aumentare l’attrattività di Univmp («battiamo il record dell’anno scorso, superando le 5.200 matricole») e in particolare quella internazionale, «con gli immatricolati stranieri pari al 10% del totale». Un salto di livello, nella percezione internazionale della Politecnica, certificato di recente anche dalle 200 posizioni guadagnate in un solo anno nel QS World University Rankings 2024.

Il rettore ricorda anche gli investimenti immobiliari, come quello per il nuovo rettorato ad Ancona, «che sarà restaurato e disponibile entro la fine del 2025 per la parte dell’ex palazzo della Provincia, mentre i lavori nella sede storica di piazza Roma saranno cantierabili entro il 2024». Un ateneo che svolge anche un ruolo di attore sociale, ricorda il rettore Gregori, «come con i corsi organizzati per i detenuti».

© RIPRODUZIONE RISERVATA