Stuprata dal branco a Catania, tre dei ragazzi egiziani: «Eravamo lì a passeggio, non abbiamo fatto nulla». La 13enne li ha riconosciuti

di Mario Landi
Lunedì 5 Febbraio 2024, 19:27 | 1 Minuto di Lettura

L'interrogatorio

«Un indagato si è avvalso della facoltà di non rispondere l'altro invece si è fatto interrogare e ha risposto alle domande del gip. Il primo vive in comunità il secondo lavora ad Acireale. Sono nel Catanese da due anni». Lo ha detto l'avvocato Alessandro Fidone che assiste due dei maggiorenni tra i fermati per la violenza di gruppo alla villa Bellini di Catania. Il penalista ha precisato che il giovane che ha parlato con il gip «si è detto estraneo ai fatti» aggiungendo che «era sul posto ma non ha partecipato all'aggressione e ha capito la gravita dei fatti».