«Sono Rina, una donna forte»: Denny Mendez protagonista in “Cose di ogni giorno” stasera al Serpente Aureo di Offida

«Sono Rina, una donna forte»: Denny Mendez protagonista in “Cose di ogni giorno” stasera al Serpente Aureo di Offida
«Sono Rina, una donna forte»: ​Denny Mendez protagonista in “Cose di ogni giorno” stasera al Serpente Aureo di Offida
di Chiara Morini
3 Minuti di Lettura
Domenica 5 Maggio 2024, 05:55 - Ultimo aggiornamento: 13:34

Una commedia dai momenti divertenti e dagli spunti di riflessione: “Cose di ogni giorno” sarà in scena al teatro Serpente Aureo di Offida alle 21,15 di oggi, domenica 5 maggio. Sul palco saliranno, Francesco Branchetti e Denny Mendez, con Isabella Giannone e Josè De La Paz, per chiudere la rassegna “SipariOffida” (info: 3924450125).

Denny Mendez, che storia è quella che portate in scena?

«Un drama-comedy familiare, che racconta il quotidiano dei componenti. Una storia molto attuale perché affronta quello che può accadere nelle famiglie di oggi. Il mio personaggio, Rina, cerca di mantenere unita la famiglia. Lo spettacolo è importante perché ormai sembra si sia perso l’ascolto all’interno delle mura domestiche, invece se i componenti di una famiglia prestassero attenzione ai piccoli particolari ogni giorno, subito, non si arriverebbe al dramma. Riducendo le distrazioni si può fare molto».

Che tipo di donna è la sua Rina, quindi?

«Lei è una donna forte, il marito un po’ “distratto”. Lo è davvero? Fa solo finta di esserlo? In ogni caso lei mostra coraggio, è lei a tenere in piedi la commedia: è una donna che ha un marito che non capisce, non è aperto alle dinamiche dei figli, è un po’ “chiuso”. Lui sopporta ma non la supporta, lei con coraggio ride e porta avanti la famiglia».

Josè De La Paz, che interpreta il figlio di Rina, ha le sue stesse origini, com’è lavorare con lui?

«Al di là di tutto è un ragazzo molto dolce, oltre a essere un attore. Ci si lavora bene, non solo perché è di origini dominicane come me. Io ho una figlia femmina, lui è più grande di mia figlia e passare del tempo con lui nella compagnia, mi permette di immaginare come comportami con mia figlia in futuro».

Teatro, tv, cinema, quale preferisce?

«Ora sono su tutti e tre i fronti, sono contenta del mio lavoro, per me è una bella passione, sono tutti e tre importanti e riesco a coordinarmi.

La televisione è un po’ più macchinosa però, ma ora, con lo spazio che ho a disposizione, in cui posso intervistare imprenditori ed essere un po’ più libera nel mio linguaggio, rispetto agli inizi, va meglio».

Da Miss Italia a oggi tanta strada…

«Sì, tra le prime cose ho fatto a teatro “L’ultimo Tarzan” per la regia di Sergio Japino e lì ho capito subito che il palco ti fa essere attrice completa, a 360 gradi. Certo a livello di espressione, per tornare sui linguaggi, si è legati alla regia e al copione, ma una replica di uno spettacolo non è mai uguale a quella precedente o a quella successiva. Le cose della fiction e della tv si possono adattare, modificare, il teatro no per quello che dicevo prima. Il teatro è speciale proprio perché ogni recita non è mai uguale alle altre: va a seconda del pubblico, che è un termometro reale. Lo spettacolo a teatro è uno “one shot” fantastico».

Ricordi di Miss Italia?

«Per me è stato un momento di svolta, ovvio. Adesso sono cambiate le concorrenti, i tipi di bellezza, è cambiato pure il concorso di Miss Italia. All’epoca fui Miss Italia, ero italiana, ci sono state polemiche, certo, ma non c’erano i social, una tecnologia imponente che allora non c’era. Poi sono diventata mamma, ho vissuto un po’ negli Usa e ho fatto delle scelte. Anche la Tv ha subito un cambiamento radicale, dove a volte certi argomenti sono trattati troppo “da salotto”».

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