Amazon a Jesi, lettera dei sindaci per i treni: «Stazione dedicata e convogli aggiuntivi»

Amazon a Jesi, lettera dei sindaci per i treni: «Stazione dedicata e treni aggiuntivi»Le autorità durante il sopralluogo nell’hub di Amazon in corso di realizzazione in Vallesina e,...
Amazon a Jesi, lettera dei sindaci per i treni: «Stazione dedicata e treni aggiuntivi»Le autorità durante il sopralluogo nell’hub di Amazon in corso di realizzazione in Vallesina e,...
di Fabrizio Romagnoli
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Sabato 4 Maggio 2024, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 11:42

JESI «Sviluppare a pieno la potenziale efficienza di una infrastruttura ferroviaria già disponibile» in relazione al mega hub Amazon in realizzazione alla Coppetella. Con corse aggiuntive e una stazione dedicata. Lo ha scritto il sindaco di Jesi Lorenzo Fiordelmondo ai vertici di Trenitalia e Rfi, chiamate in campo sul tema della mobilità su rotaia legata al centro logistico del colosso dell’e-commerce.

La missiva

Sulla lettera, con la firma di Fiordelmondo, anche quelle di altri venti primi cittadini sui colleghi del territorio: i sindaci di Agugliano, Camerata Picena, Chiaravalle, Castelbellino, Castelplanio, Cupramontana, Mergo, Monsano, Morro d’Alba, Montecarotto, Montemarciano, Monte Roberto, Monte San Vito, Poggio San Marcello, Polverigi, Rosora, San Marcello, San Paolo di Jesi, Santa Maria Nuova e Staffolo. Tutti mittenti della missiva indirizzata all’amministratore delegato di Trenitalia Spa, Luigi Corradi, e a quello di Rete Ferroviaria Italiana, Gianpiero Strisciuglio, e recapita anche al presidente della Regione Francesco Acquaroli, a quello della Provincia di Ancona Daniele Carnevali e al presidente di Interporto Marche Massimo Stronati. Nel messaggio, rendono noto i sindaci, «dopo reiterate sollecitazioni istituzionali, si propone un incontro per studiare insieme la possibilità di predisporre corse ferroviarie aggiuntive, dedicate ai lavoratori, sull’asse Ancona-Fabriano e la possibile predisposizione di una stazione nei pressi del nuovo insediamento Amazon». Di cui si attende la piena operatività a metà del prossimo anno, con una previsione di mille occupati diretti, più l’indotto. «L’interesse – scrivono i firmatari nella lettera - è quello di poter coniugare lo sviluppo economico e industriale a quello ambientale.

E la capacità di sviluppare a pieno la potenziale efficienza di una infrastruttura ferroviaria già disponibile, rappresenta un’ipotesi che non possiamo e non vogliamo trascurare. A tal fine, si rende necessario un confronto con le vostre strutture e con la Regione Marche per valutare le reali possibilità del potenziamento del trasporto ferroviario dei lavoratori pendolari del nostro territorio, anche in affiancamento alle altre che sono offerte dal nostro trasporto pubblico locale. Per tali ragioni siamo a richiedere la disponibilità ad un confronto, utile allo scambio di informazioni ed in grado di consentirci una valutazione delle circostanze e delle soluzioni di contesto». In evidenza le caratteristiche di un’area «attrezzata con binari ferroviari, che offre possibilità di ingresso e uscita di treni sia dal nodo di provenienza Ancona che da quello di provenienza Fabriano».

I trasporti integrati

Sul punto, Fiordelmondo ha ancora di recente ricordato: «Già Interporto, nel piano di sviluppo, ci ha detto che alle condizioni attuali il 60% della merce potrebbe utilizzare la rotaia. E l’integrazione tra treno e trasporto pubblico locale può dare un supporto fondamentale per gli spostamenti delle persone. Un trasporto migliore che qualificherebbe un territorio, tema non solo di sviluppo economico ma anche di tenuta ambientale complessiva. Sarebbe un peccato non farlo».

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