JESI - È annunciata la presenza anche del viceministro alle infrastrutture e ai trasporti Galeazzo Bignami, questa mattina al cantiere del nuovo polo logistico Amazon alla Coppetella, dove sarà fatto il punto sullo stato di avanzamento dei lavori del sito dove sta sorgendo l’undicesimo centro di distribuzione in Italia del colosso dell’e-commerce. Lorenzo Barbo, amministratore delegato Amazon Italia Logistica, accoglierà tra gli altri il presidente della Regione Francesco Acquaroli, quello di Interporto Marche Massimo Stronati, il presidente della Provincia Daniele Carnevali.
Le presenze
Con loro, in visita allo sviluppo del cantiere, il sindaco di Jesi Lorenzo Fiordelmondo e una ampia rappresentanza di suoi colleghi primi cittadini del territorio. «Con me – dice infatti il sindaco Fiordelmondo - saranno presenti circa altri venti sindaci.
Un territorio che si interroga su quelli che saranno i molteplici impatti dell’insediamento Amazon: economici, sociali ma prima e in particolare su viabilità e trasporti nel cuore della Vallesina. Per Fiordelmondo: «Amazon non si va da ad insediare su un territorio senza avere capito se c’è o non c’è capacita di tenuta da parte dell’infrastruttura presente. E quell’infrastruttura c’è. Nell’incontro espliciteranno ancora meglio quella che è la loro visione in termini di trasporto e cosa implementeranno sul territorio. Inoltre si parlerà delle tempistiche: di conclusione dei lavori, dell’avvio della campagna di reclutamento dei magazzinieri e dell’attività dell’impianto. Se prima o dopo Natale di quest’anno».
Secondo il primo cittadino: «Resta valido che il tema Amazon non può essere inquadrato solo in termini di mero sviluppo economico e occupazionale ma debba necessariamente seguire anche l’altro aspetto essenziale, relativo allo sviluppo ambientale. Ce ne è la possibilità. C’è una infrastruttura che è capace di trasformare una parte della quota di trasporto merci attualmente su gomma in trasporto su rotaia. E c’è un trasporto pubblico locale, sia su gomma sia su rotaia, che può trasformare una parte consistente della movimentazione da singola macchina a trasporto collettivo. Sono passaggi che dobbiamo pretendere a noi stessi e temi sui quali dialogheremo».