Il peeling notturno, gli step della skincare con l'acido glicolico per ringiovanire il viso

Il peeling notturno, gli step della skincare con l'acido glicolico per ringiovanire il viso
Il peeling notturno, gli step della skincare con l'acido glicolico per ringiovanire il viso
di Federica Buroni
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Mercoledì 27 Marzo 2024, 04:10 - Ultimo aggiornamento: 14:42

Il momento migliore per la bellezza della nostra pelle? La notte, senza dubbio. Per rigenerarla, rinforzarla e levigarla, niente di meglio dei peeling viso da tenere in posa. Con il trascorre del tempo, il turn over cellulare e, quindi, la capacità della pelle di rigenerarsi tende a rallentare ed è sempre più difficile eliminare naturalmente le cellule morte. Il peeling agisce proprio per stimolare il processo di rinnovamento cellulare. Il ritmo sonno-veglia è un elemento fondamentale della skincare. Ma cerchiamo di capire meglio di cosa stiamo parlando.

Il peeling

Il peeling consiste nell’applicare un acido, che può essere il glicolico, il più forte, ma anche il mandelico, quindi i cosiddetti Aha, o i Bha, come l’acido salicilico, da tenere in posa sul viso per alcuni minuti.

I peeling si possono fare a casa, usando basse percentuali, ma anche dall’estetista con percentuali più elevate o dal dermatologo dove i peeling sono molto più potenti. Ci sono poi i peeling notturni, sempre per il viso, hanno percentuali di principi attivi inferiori e anche effetti irritanti più bassi; si possono applicare due o tre volte a settimana, si presentano sotto forma di siero, creme o lozione riparatrice da tenere in posa tutta la notte. Vanno sempre risciacquati il mattino seguente ed è importante usare una protezione abbastanza elevata, anche d’inverno, durante la giornata.

I benefici

Durante il giorno, la pelle resiste agli stress esterni come pioggia, vento ma anche sole, di notte, invece, la melatonina che viene rilasciata, agisce come antiossidante per porre rimedio ai danni dello stress accumulato. Sulla pelle, oltre al ciclo giorno-notte, incide anche il naturale ciclo di rinnovamento che porta all’eliminazione delle cellule morte. Un processo che, con l’avanzare dell’età, rallenta ed ecco perché la pelle appare più spenta. Per questi motivi, il detox notturno si rende sempre più indispensabile come step della nostra skincare. C’è una fascia oraria, tra le 23 e le 4, in cui si hanno la massima pressione sanguigna e un rinnovamento cellulare top, legato proprio alla microcircolazione. Questa attività continua dopo le 4 del mattino.

Nel corso della mattina, la pelle tende a disidratarsi e quindi occorre nutrirla perché perde acqua e questo contesto favorisce l’assorbimento di principi attivi. Di qui, l’importanza del peeling notturno da fare accompagnandolo con creme e sieri nutrienti per realizzare una beauty routine notturna perfetta. I brand, su questo, si sono sbizzarriti: ci sono creme che prevedono un trattamento dall’intensità progressiva da lasciare in posa per tutta la notte, diviso in due parti.

La prima, dalla texture liquida, contiene AHa-acidi della frutta ed estratto di buccia di quinoa e si applica per le prime 14 notti. Per le successive si utilizza la fase 2 che contempla acido salicilico e acido glicolico. Ci sono poi creme, invece, al cui interno è racchiuso un cocktail di 6 idrossi-acidi che svolge una delicata azione di peeling; altre ancora contengono un composto al 25% di idrossietil urea e acido amminosolfonico, acido ialuronico e kombucha.

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