Gli imputati
Il giudice Pietro Renna ha emesso ieri mattina la sentenza, dopo le arringhe delle difese che hanno sostenuto lo stato di necessità che, in quel periodo, gravava sui loro assistiti. Sotto accusa c’era finita un’intera famiglia originaria della Romania che, stando a quanto emerso, per ben tre anni aveva fatto della cittadella sanitaria la sua casa. Ma il reato era stato contestato anche a clochard provenienti da varie parti d’Italia, dalla Tunisia e dalla Giordania che, portati dalla disperazione, si erano accampati a Torrette, non trovando altri alloggi dove poter stare.
L'occupazione
La procura contestava l’occupazione abusiva a partire dal 2015, anche se l’allora direttore generale dell’azienda ospedaliera aveva sporto denuncia nel 2014, ravvisando la presenza delle criticità a partire dal 2013. Proprio in quell’anno sarebbero iniziate in maniera massiccia le invasioni di clochard e senza fissa dimora. Alcuni di loro per cercare di racimolare qualche soldo, aveva provato a chiedere l’elemosina piazzandosi all’altezza dell’ingresso principale di Torrette. Tanto che negli anni scorsi erano stati numerosi gli interventi delle forze dell’ordine, chiamati dai passanti per allontanare i molestatori.
L’altro reato
Nel processo che si è chiuso ieri, in tre - tutti romeni - dovevano anche rispondere della violazione del foglio di via della città di Ancona. Ma il reato, risalente a quasi dieci anni fa, è stato dichiarato prescritto.