ANCONA Trattori di nuovo in marcia verso i palazzi del potere dell’Unione europea. Ci sarà anche una nutrita delegazione marchigiana alla manifestazione di domani a Bruxelles, dove gli agricoltori europei sfileranno dalla stazione Luxembourg fino a Roi de la Loi per chiedere risposte immediate e concrete alla Commissione Europea. Coldiretti, insieme alle altre associazioni agricole come gli spagnoli dell'Asaja, il Cap dal Portogallo e belgi del Fwa, uniti affinché dopo le parole occorrono i fatti.
«Nel pacchetto semplificazione per l’agricoltura della Commissione - dicono da Coldiretti - abbiamo letto alcune semplificazioni da noi proposte, ma manca completezza e certezza dei dettagli.
Gli sgravi Irpef
La posizione di Coldiretti non cambia, nonostante nelle ultie settimane siano arrivati dei risultati parziali, ad esempio nel decreto Milleproroge del Governo, con la franchigia di esenzione al 100% ai fini Irpef fino a 10.000 euro della somma dei redditi dominicali e agrari relativi ai terreni dichiarati da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali (Iap). Un’esenzione di cui beneficeranno oltre 12mila le realtà agricole marchigiane, tra coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali. Ma restano molti i fronti aperti della protesta degli agricoltori. «Lunedì saremo di nuovo a Bruxelles a manifestare in piazza insieme a migliaia di agricoltori per avere tempi e strumenti certi per cambiare le politiche europee che minacciano la sopravvivenza del settore».
Il pacchetto
L’intero pacchetto sarà discusso domani a Bruxelles al Consiglio dei Ministri agricoli dell'UE, a partire dalle ore 10. E in concomitanza dei lavori, si terrà la manifestazione, preceduta nei giorni scorsi da 40 assemblee che nelle Marche hanno riguardato i 36 uffici di zona territoriali e coinvolto migliaia di agricoltori per confrontarsi sui problemi che interessano le varie filiere e sulle prossime battaglie. «Tra i problemi affrontati - ricorda Coldiretti Marche - ci sono la difesa del reddito degli agricoltori, gli aiuti ai giovani, scambi commerciali con i paesi esteri basati sulla reciprocità degli alti standard europei, l'applicazione della legge contro le pratiche sleali affinché i prezzi non siano mai inferiore ai costi di produzione, la semplificazione, l’accesso al credito, un più efficace contrasto alla fauna selvatica».