APECCHIO È finita con un centinaio di persone in cerca di una toilette, piegate dal mal di pancia e dal senso di nausea. E pensare che durante la cena tutti si erano lamentati per la scarsità delle portate arrivate nelle tavole.
La tradizione
Rabbia e malessere per i partecipanti alla cena di domenica nel borgo di Serravalle di Carda: un cenone sotto le stelle, che replica ogni anno una vecchia tradizione per la quale tante persone tornano al paese per una serata in compagnia. La location è la piazzetta storica della frazione di Apecchio, alle pendici del Nerone. Domenica sera i commensali erano circa 120, convinti di gustarsi un’abbondante cena di pesce. Ma il cambio della gestione del catering non è stato all’altezza delle aspettative. Tutt’altro. Le prime reazioni sono state di delusione nei confronti delle portate numericamente scarse e davvero tutt’altro che abbondanti e anche la qualità non era parsa all’altezza. Negli anni passati le porzioni erano così abbondanti che c’era sempre una doggy bag da portare a casa. Qualcuno è rimasto così amareggiato da abbandonare la compagnia e andarsi a fare una pizza in un vicino ristorante.
Il peggio è accaduto però intorno alle 23 quando i primi commensali hanno iniziato a sentirsi male affrontando poi una notte di forti dolori allo stomaco, crampi e nausea, tipici sintomi di una intossicazione alimentare che, forse proprio per la scarsità del cibo ingerito, si è risolta senza la necessità di ricorrere al pronto soccorso.
Il precedente
Aveva suscitato una certa impressione, il 2 ottobre dell’anno scorso, la notizia che riportava di un’intossicazione alimentare in un ristorante di Gubbio anche se in quel caso si era mangiato del tonno crudo. Sui tavoli di Serravalle di Carda, il crudo non c’era. Poco pesce ma cotto.