Porto Sant'Elpidio, i sacchi antierosione
vanno rimossi a spese degli chalet

Porto Sant'Elpidio, i sacchi antierosione vanno rimossi a spese degli chalet
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Lunedì 27 Aprile 2015, 22:24 - Ultimo aggiornamento: 28 Aprile, 09:24
​PORTO SANT'ELPIDIO - Destano qualche preoccupazione i sacchi da rimuovere sul lungomare Sud. Quelli interrati. Alcuni balneari sono allarmati perché (per restare in tema) non sanno che pesci prendere. E’ circolata nei giorni scorsi una comunicazione tra gli chalet via telefonino, nella quale Petra Feliziani, vicepresidente del sindacato balneari comunale, informava gli operatori e li invitava a provvedere da soli all'apertura e alla rimozione dei sacchi. Per qualcuno la situazione è preoccupante, altri hanno già provveduto da soli a rimuovere quelle barriere mobili con la ruspa, altri ancora non hanno avuto bisogno di fare niente perché, come dice con un riso amaro, senza voler far polemiche ma per dovere di cronaca il titolare dello Storione "io non ho dovuto rimuovere niente perché, dopo tre ore da che l'hanno messi, i sacchi non c'erano già più. Non ci sono sacchi né spiaggia da me, perciò sto bene".

A preoccuparsi sono gli operatori che hanno i sacchi sotterrati nella ghiaia e devono utilizzare il muletto per scavare. Finito l'inverno le barriere mobili vanno rimosse, ma non tutti gli operatori avevano capito che avrebbero dovuto provvedere da soli. E ora si trovano con la sorpresa. Gianluca Smerilli, chalet Kooka, è angustiato. Dice "questa situazione ci crea un po' d'apprensione, non siamo stati avvisati ufficialmente dal comune, ci è stato solo riferito che dobbiamo toglierli da soli, ma i miei sono a metà e, prima di romperli, devo tirarli fuori, ho bisogno di mezzi meccanici". "Quando li abbiamo messi i sacchi, avevamo formulato diverse ipotesi con i balneari - spiega l'assessore Peppino Buono, che aggiunge - per la spiaggia libera incarichiamo la ditta Vagnozzi Adagio per rimuoverli, ma i balneari questo lavoro deve farlo da soli". I sacchi nella spiaggia libera sono un terzo del totale. Le spese sono "di poco conto" secondo Buono. Diverso se dovesse intervenire il comune per tutti gli chalet. "Non possiamo - spiega l'assessore - abbiamo speso 70mila euro per metterli". Erano 900 sacchi all'inizio, una barriera meccanica per contenere i danni delle mareggiate che si è ridotta nel tempo. L'assessore Buono chiarisce che l'intervento di rimozione non è un problema, "per i sacchi bassi - dice - bisogna intervenire con la ruspa, poi basta tagliarli. Gli accordi con i balneari erano che il comune li metteva, dopodiché gli operatori potevano recuperarli e tenerli. Il comune non può essere caricato di ulteriori costi". Qualcuno ha risolto da solo, come Cristiano e Noris Recanati del Saxa Beach che dicono "li abbiamo rimossi tutti con l'escavatore. Poiché non li avevamo sotterrati è stato facile tagliarli e metterli via".

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